Condominio Kandinsky, residence del piacere

MARCON. Il più conosciuto condominio a luci rosse è senza dubbio il condominio Kandinsky di via Pascoli a Quarto d’Altino, noto sia ai residenti che alla cronaca locale del paese, perché già in diverse occasioni si sono accesi i riflettori sul sito, per questioni legate alla materia della prostituzione e perché, nello specifico, affittati a lucciole e transessuali, che ricevevano i loro clienti negli alloggi del palazzo, facendo andare via di testa i condomini, che non ne potevano più. Il condominio di via Pascoli nel tempo, infatti, ha preso il nome di “condominio del piacere”, che la dice lunga su che cosa succedesse all’interno e sulle svariate attività che venivano svolte. Già nel 2006 erano state rinviate quattro persone a giudizio ed il reato, in questo caso, era quello di favoreggiamento. Un problema che hanno dovuto affrontare diversi sindaci, sia per il viavai a luci rosse fino a notte fonda che disturbava gli abitanti, che per il traffico che ingenerava. Della quarantina di appartamenti dell’edificio di via Pascoli, ben la metà, una ventina, erano stati affittati a ragazze e transessuali che vendevano il loro corpo. Per far scattare il reato di favoreggiamento, però, la legge prevede che ci sia la consapevolezza dell’uso che l’inquilino farà dei locali.
A dicembre, invece, una ragazza romena sfruttata, si è stancata ed è andata dalla polizia. I suoi “papponi” facevano prostituire lei e le colleghe, una decina, tra il Terraglio e Riccione. A volte le facevano prostituire in un appartamento che si trovava proprio in quel di Marcon, dove erano, in parte ospiti. Di recente un appartamento a «luci rosse» è stato scoperto in via Marignana a Mogliano. Anche qui, al fenomeno delle lucciole lungo il Terraglio si affianca da diversi anni anche un altro aspetto, meno visibile, legato allo sfruttamento del meretricio e al consumo dei rapporti nel chiuso degli appartamenti. Insomma, le «case chiuse» in proprio e fai da te, nonostante in Italia non esistano, si stanno moltiplicando e forse la crisi contribuisce all’espandersi del fenomeno.(m.a.)
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