Con un amo in gola il cigno degli Spalti si lascia morire di fame

Si è lasciato morire lungo il corso d’acqua degli Spalti Nord, davanti alla pista di pattinaggio, vicino alle case. Così, dopo neanche 12 mesi, la coppia coetanea (poco più di due anni) di cigni di Noale perde il maschio. Erano arrivati giusto a metà settembre del 2018 ma lunedì al municipio sono arrivate diverse segnalazioni che se ne vedeva girare uno solo – quando di solito erano sempre assieme – e i sospetti si sono materializzati in pochi istanti.
Il Comune vuole capire cos’è successo; non è escluso che possa aver ingoiato un amo perso da qualche pescatore e, non riuscendo a mangiare, ha scelto di spegnersi, isolato e lontano dal punto dove di solito stava, vicino al ponte di legno di collegamento tra il parcheggio Vecellio a piazzetta Dal Maistro.
«Sono in contatto con gli esperti e con l’allevatore che un anno fa ci ha dato i cigni», spiega l’assessora all’Ambiente Alessandra Dini, «e faremo le analisi con gli esperti dell’Usl 3. Dall’allevamento dove lo abbiamo preso, ci fanno notare come si siano registrati altri casi di questi uccelli, come a Mira, con un amo in gola. E se si trattasse di troppo pane? È un’ipotesi, ma gli specialisti dicono che gli animali si sanno regolare con il cibo. Comunque siamo in contatto con la polizia ambientale e le Guardie zoofile. Siamo molto dispiaciuti per la sua morte: porteremo un altro maschio in tempi rapidi».
Sempre nelle scorse ore, in zona degli Spalti, è stata trovata morta anche un’anatra: «Anche qui cercheremo di analizzare quanto successo», continua Dini, «tenendo presente che negli ultimi giorni c’è stato molto caldo e l’acqua era stagnante». I cigni erano tornati nella città dei Tempesta giusto un anno fa; mancavano dal 2016, da quando alcuni esemplari erano volati via, forse per trovare acque più adatte. Un altro era morto. Questa coppia, invece, proveniva da un allevamento di San Michele al Tagliamento. Seguiti da Wwf e Guardie zoofile, si era cercato di farli ambientare il più possibile e tutto è andato bene sino a un paio di giorni fa. Adesso ci s’interroga se la pesca possa essere ancora adatta per un luogo simile. «Devo prima vedere cosa dice il nostro regolamento», prosegue Dini, «ma chiederemo più attenzione e controlli sugli Spalti, per evitare di perdere gli ami oppure raccoglierli». Intanto si aspetta l’arrivo di un altro cigno. —
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