Con la calotta aumenta la differenziata

A Zelarino l’incremento è stato di oltre il 20%. E ora cambia la raccolta anche a Mestre centro

I cassonetti con la calotta fanno bene alla raccolta differenziata: lo dimostrano i dati dei comuni e dei quartieri per i quali è già possibile fare un confronto tra cassonetti a calotta e cassonetti normali. A Martellago la differenziata è passata dal 63,43% del 2011 al 75,09% del 2012, a Meolo dal 54,40% al 74,94%, a Spinea dal 55,63% al 70,25%, a Santa Maria di Sala dal 55,11% al 70,06% e, nel quartiere di Chirignago Zelarino e Gazzera (l’unico della città per il quale sia possibile un confronto) dal 47,82% al 68,83%. I cassonetti a calotta e con la chiave elettronica sono ormai la realtà in buona parte della provincia e del Comune. In questi giorni gli addetti Veritas stanno consegnando le chiavette elettroniche ai residenti del quartiere di Mestre centro - lo faranno anche oggi al Palaplip di via San Donà per chi ha ricevuto a casa la lettera di convocazione -, mentre i cassonetti a calotta arriveranno da maggio, giugno, ed entro la fine dell’estate sarà coperto tutto il quartiere. Un cambio di abitudini che riguarderà 45 mila utenze. Nei prossimi mesi i cassonetti a calotta sbarcheranno anche a Mirano centro e a Scorzè centro (entro la fine dell’anno) e a Noale centro, all’inizio del prossimo anno. Poi, se altri comuni lo vorranno, potranno aderire, perché la scelta di come far gestire a Veritas la raccolta dei rifiuti spetta alle amministrazioni comunali. Il servizio con cassonetti a calotta costa di più rispetto alla raccolta con i cassonetti normali, meno rispetto alla raccolta porta a porta (utilizzata in molti comuni) e che sta fornendo buoni risultati dal punto di vista dell’incremento della differenziata. Il cono della calotta, potendo ospitare solo sacchetti di dimensioni ridotte, evita soprattutto che nei cassonetti finiscano materiali ingombranti. E proprio le dimensioni dei sacchetti sono il principale inconveniente per i novizi, che spesso sbagliano a prendere le misure e si trovano a dover riaprire e chiudere il sacchetto davanti al cassonetto. Qualcuno ha problemi anche a far funzionare la chiave, ma si tratta solo di fare un po’ di pratica. Il primo cassonetto a calotta risale circa quattro anni fa: venne messo a Ca’ Sabbioni per evitare che i furbetti di Mira, dove c’era il porta a porta, portassero i rifiuti nella vicina frazione di Ca’ Sabbioni invece di tenerseli in casa in attesa dello svuotamento. (f.fur.)

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