Commosso addio a Vianello tra gli orchestrali della Fenice

Al funerale malore per il cognato: i soccorsi dall’ospedale dopo circa mezz’ora nonostante la prossimità dell’ospedale Civile alla chiesa San Giovanni e Paolo
Interpress/Gf.Tagliapietra. 02.10.19.- Chiesa san Giovanni e Paolo funerali di Giampaolo Vianello.
Interpress/Gf.Tagliapietra. 02.10.19.- Chiesa san Giovanni e Paolo funerali di Giampaolo Vianello.

Si sono svolti iniziando delle indimenticabili note veneziane del Concerto d’Oboe di Alessandro Marcello suonate dagli orchestrali della Fenice nella Basilica di San Giovanni e Paolo ieri i funerali di Gianpaolo Vianello, per l’ultimo saluto al soprintendente della ricostruzione, scomparso improvvisamente pochi giorni fa all’età di 78 anni, che ha guidato dal 2001 al 2010, superando anche gli anni difficili della provvisorietà seguita all’incendio del 1996.

Una folla di veneziani si è riunita in chiesa per salutare per l’ultima volta l’imprenditore gentiluomo, discreto ma determinatissimo e perfezionista, “prestato” con successo al mondo della musica - tra cui l’attuale sovrintendente della Fenice Fortunato Ortombina e il suo predecessore Cristiano Chiarot - e per stringersi intorno alla moglie di Vianello Maria Vittoria e ai figli Tommaso e Caterina.

La cerimonia è stata però anche funestata da un drammatico e imprevisto evento. Pochi minuti dopo l’inizio del rito funebre, il cognato di Gianpaolo Vianello, che sedeva nelle prime file, si è sentito male e si è accasciato, probabilmente per uno scompenso cardiaco.

Mentre la messa procedeva l’uomo è stato deposto a terra prestandogli i primi soccorsi sommari in attesa che dall’Ospedale San Giovanni e Paolo, distante solo pochi metri arrivasse il personale sanitario per il ricovero.

Ma c’è voluta sorprendentemente addirittura una mezz’ora buona prima che i barellieri facessero la loro comparsa e l’uomo fosse finalmente soccorso e poi ricoverato - comunque cosciente - al Civile.

La Fenice è stata appunto presente al funerali con i suoi orchestrali e i suoi coristi che hanno punteggiato musicalmente la cerimonia, ricordando anche il grande amore per il teatri veneziano di Gianpaolo Vianello, ricordato anche dal parroco di San Giovanni e Paolo e dai figli Tommaso e Caterina , che - insieme al fratello dell’imprenditore - ne hanno fatto un commosso ricordo.

In particolare Tommaso, con l’ultima memoria del padre, venerdì sera, nel suo studio, con l’atlante aperto sull’Indocina, seguendo sulla carta il corso del fiume Mekong.

A conferma di un desiderio inesausto di curiosità e di scoperta che lo ha sempre accompagnato.

Come ha ricordato nei giorni scorsi proprio Ortombina, Giampaolo Vianello - diviso tra Venezia e Milano per la sua attività di imprenditore della new economy - continuava sempre a seguire l’attività della Fenice, sempre presente ai suoi spettacoli, seguendo con immutato interesse la crescita del teatro veneziano ha cui ha largamente contribuito.

Di qui anche l’affetto dei molti veneziani, noti e meno noti, che anche ieri a San Giovanni e Paolo hanno voluto essere presente per onorarlo un’ultima volta. —

E.T.



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