Commercio, battaglia al Tar contro Lando di Mestre. Raddoppiano gli attraversamenti pedonali

MESTRE. L’attraversamento con l’ascensore non si tocca, perché è ormai parte della convenzione urbanistica firmata con Lando, ma il Comune sta lavorando a un secondo passaggio pedonale, a raso e a chiamata, con semaforo, spostato verso nord-ovest.
Prende così forma la nuova viabilità ai piedi dell’uscita Castellana della tangenziale e in direzione dell’area commerciale di Zelarino, ormai satura di grandi magazzini, centri commerciali e supermercati, cui presto si aggiungerà, appunto, anche il punto vendita di Lando.
Progetto la cui viabilità fa discutere. Se ne è parlato anche l’altro giorno in municipio a Mestre, nel corso di una commissione di Municipalità. Il consigliere di Municipalità, Michele Boato, ha puntato il dito ancora una volta contro «l’assurdo progetto di sostituire il passaggio ciclopedonale di via Caravaggio (da Mestre-Cipressina verso la Zona Commerciale ex Auchan) con una passerella alta 6 metri e due ascensori, creando un enorme disagio a pedoni e ciclisti per facilitare il nuovo traffico automobilistico attratto dall’ennesimo Centro commerciale, Iperlando, in costruzione tra il Terraglio e l’Ospedale».
Già a novembre c’era stato un sopralluogo, con i presidenti delle Municipalità di Mestre e Chirignago-Zelarino. Ora è stata trovata una soluzione di compromesso. Ascensore sì; passaggio ciclo-pedonale anche. Ma traslato. I tecnici comunali stanno preparando un piano di fattibilità economica e tecnica. Il passaggio dovrebbe essere realizzato portando l’attraversamento della corsia a nord (in uscita da Mestre e dalla tangenziale verso Zelarino) a ridosso della seconda rotonda, con un semaforo a chiamata. «Un buon compromesso», secondo Boato.
L’impegno c’è, fa sapere l’assessore alla Viabilità, Renato Boraso, che però precisa: «Realizzare un progetto non è come ordinare una pizza che dopo cinque minuti arriva, dovrà essere valutato». Nel caso in cui entrambi gli attraversamenti dovessero essere realizzati, ce ne sarebbero due nell’arco di poche decine di metri, uno con il semaforo a chiamata, e uno con passaggio in ascensore, molto più macchinoso. E con costi di manutenzione più elevati.
«Manutenzione che però sarà a carico di Lando, e non per qualche anno, ma per sempre», ricorda Boraso. C’è da chiedersi: ma chi lo userà? Stralciare la costruzione della passerella con ascensore sembra essere impossibile. E un motivo c’è, oltre al fatto che è prevista dalla convenzione. Contro la realizzazione del nuovo Lando, la Conad ha presentato ricorso al Tar, a partire dal vicino Conad, che il Tribunale amministrativo ha messo in calendario per fine gennaio.
Una convenzione urbanistica modificata esporrebbe molto di più – secondo il punto della stessa proprietà di Lando – il fianco agli attacchi dei rivali. Salvo inciampi nella giustizia amministrativa, l’apertura di Lando potrebbe arrivare alle fine dell’anno prossimo, ma l’apertura arriverà solo dopo aver completato la nuova viabilità. —
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