Commemorazione per l’ispettore di polizia Lippiello

C’erano tutti sulla rotatoria sotto la tangenziale di Mestre. Vittorio Rizzi, vice capo della Polizia assieme al questore Maurizio Masciopinto, l’ex capo della squadra mobile Stefano Signoretti, il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto, l’assessore comunale Giorgio D’Este e anche le figlie del sovrintendente assieme a tanti colleghi, in servizio e in pensione, e ai rappresentanti delle altre forze dell’ordine. Partecipata, e sentita, ieri mattina la commemorazione del sovrintendente della Polizia di Stato, Antonio Lippiello, scomparso il 7 gennaio 2000: fu colpito alla schiena da un proiettile esploso accidentalmente dalla pistola di un collega nel corso di un’operazione contro alcuni trafficanti di droga. L’auto civetta su cui viaggiava con il collega era stata fatta uscire di strada dai malviventi che stavano inseguendo nell’ambito di una operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. Quel giorno, vent’anni fa, Lippiello doveva essere in riposo, ma scelse di lavorare per partecipare all’operazione, finita in tragedia. Ieri la Polizia di Stato ha ricordato il poliziotto, morto nell’adempimento del suo dovere, con una cerimonia religiosa nella Parrocchia San Lorenzo Giustiniani a Mestre e poi con l'inaugurazione del nuovo cippo a lui dedicato, collocato in segno di rinascita nella stessa posizione del precedente, che era stato distrutto lo scorso aprile da un atto vandalico. L’autore del gesto, che ha destato indignazione in città, è stato presto individuato. Ieri erano tutti attorno al nuovo monumento , realizzato stavolta in ferro, presso la rotonda dell’uscita “Castellana” della Tangenziale di Mestre. Per confermare, dopo vent’anni, la vicinanza della Questura e di tutta la città a quel poliziotto d’altri tempi, schivo ma gentile, determinato e dal grande fiuto. Grandi mazzi di fiori sono stati deposti alla base del monumento, tornato al suo posto. —
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