Come vanno le acque venete secondo Regione e Arpav C'è il trucco dei parametri
VENEZIA.
Spiagge attrezzate e acque pulite. Sul primo parametro ognuno ha le sue preferenze. Il secondo, invece, a meno di essere periti chimici, è nascosto. Ci si affida quindi agli enti pubblici, cioè al servizio del cittadino. In Veneto c'è l'Arpav, che quest'anno, il 12 gennaio, ha certificato che le nostre acque sono «eccellenti» e «non inquinate». Tutte, anche quelle che negli anni scorsi erano «non balneabili». I campionamenti fatti dall'Arpav a settembre 2010 hanno strabiliato gli esperti. L'Adriatico è un bacino chiuso, in cui centinaia di corsi d'acqua sversano da zone inquinate, popolate e agricole, tonnellate di inquinanti chimici e idrocarburi. Il problema è stato risolto adottando con inusitata velocità la nuova normativa Ue che non guarda più all'inquinamento chimico, ma solo a quello batterico che grazie ai depuratori è oramai (quasi) ovunque nei limiti. Insomma, le spiagge a sud delle foci dei fiumi, una volta «non balneabili» sono ora magicamente pulite. Solo per l'Arpav, naturalmente.
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