«Comandante senza concorso» Nove indagati per danno erariale

eraclea
La “scrematura” c’è stata. Da sedici fra amministratori, dirigenti e consulenti inizialmente indagati per danno erariale in relazione al contratto di comandante dei vigili, ruolo assegnato dalla giunta Pan a Samuele Grandin, agente della polizia locale di Eraclea (riconfermato fino allo scorso aprile e dipendente della Città Metropolitana), soltanto nove di loro dovranno presentarsi davanti ai giudici contabili del Veneto. E non sarà un’udienza “facile” in quanto dovranno comparire in aula, tra gli altri, l’attuale sindaco di Cittadella Luca, Pierobon, il suo vice Marco Simoni, oltre all’ex primo cittadino Giuseppe Pan ex assessore regionale nella giunta Zaia. All’udienza fissata il 24 febbraio prossimo sono chiamati sette amministratori.
L’accusa per tutti è di danno erariale in relazione al contratto di comandante dei vigili, ruolo assegnato dalla giunta Pan a Samuele Grandin, agente della polizia locale di Eraclea, e riconfermato fino allo scorso aprile dalla giunta Pierobon. Tutto è iniziato con l’ordinanza del 2015 dell’allora sindaco Giuseppe Pan che affidava il comando a Grandin.
Ma, rileva la procura della Corte dei Conti, il provvedimento era conseguente ad un concorso vinto da Nadia Fochesato (attualmente capo dei vigili di Malo, nel Vicentino) che ha inusitatamente rinunciato all’incarico. Così Pan ha nominato Grandin, senza indire un nuovo concorso e con incarico al fuori della dotazione organica. Secondo l’accusa, «la scelta del sindaco Pan è avvenuta in deroga a tutti i principi in tema di trasparenza e di buona amministrazione». La somma da risarcire è di poco meno di 90 mila euro che deriva dalla differenza tra gli emolumenti erogati a Grandin tra il 2015 e il 2019 come capo dei vigili e la retribuzione che gli sarebbe invece spettata come semplice funzionario. Dal canto suo, Samuele Grandin ritiene che in quella vicenda avesse pesato più che altro un aspetto tecnico e non relativo ai titoli di cui avrebbe fatto difetto. Tanto è vero che oggi è alle prese con vari concorsi per la dirigenza nella pubblica amministrazione e che lo stanno impegnando. «Di battaglie», ricorda con fermezza, «ne ho vissute tante, ma con orgoglio ho sempre lavorato raggiungendo tutti gli obiettivi che gli organi politici mi hanno affidato in questi 10 anni di dirigenza sia in Provincia di Pordenone, al comando della polizia Provinciale, sia a Cittadella al comando del distretto di polizia locale più grande della regione Veneto che comprendeva ben 10 comuni, con 10 comandanti e altrettanti sindaci da ascoltare quotidianamente per le più svariate ragioni che questo lavoro comporta. I problemi pertanto non erano legati certo alla mancanza di titoli, quanto ad aspetti puramente tecnici sui quali verrà fatta luce anche perché sono state dette frasi calunniose e diffamanti nei miei confronti». —
Giovanni Cagnassi
GIULIANO DORO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia