Colpita da un malore mentre passeggia: mamma di 37 anni si accascia e muore

MARCON. Potrebbe essere stata una patologia congenita la causa della morte di Nadia Sbroggiò, avvenuta giovedì pomeriggio alla Gazzera mentre stava per incontrarsi con delle persone per un colloquio di lavoro. Il pubblico ministero Giorgio Gava ha deciso di effettuare l’autopsia sul corpo della 37enne originaria di Marcon, mamma di due bambini. Solo dopo aver completato gli accertamenti ci sarà il nulla osta al rito funebre. Il magistrato vuole capire cosa possa essere successo in quel momento e conoscere i dettagli di una morte inaspettata.
La tragedia si è consumata attorno alle 15.30 di giovedì in via Laurana a Mestre. La donna stava attraversando la strada a piedi. All’improvviso si è accasciata sull’asfalto tra gli sguardi increduli di passanti e automobilisti. Subito è scattato l’allarme. I residenti sono usciti per vedere cosa fosse avvenuto ed è partita la chiamata al Suem 118. Sbroggiò non era stata urtata da alcun veicolo.
Quando sul posto sono giunti i sanitari e gli agenti della polizia, per la giovane mamma non c’erano più speranze. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarla. È stato constatato il decesso nell’immediato. La morte è riconducibile a cause naturali e dai primi rilievi pare che all’origine ci possa essere una patologia congenita risultata fatale. Ragion per cui l’autopsia diventa fondamentale per fare piena luce sull’accaduto. Al marito il triste onere del riconoscimento della salma.
La donna lavorava in un salone di parrucchiera a San Liberale e pare che l’altroieri si dovesse incontrare con delle persone per un eventuale nuovo impiego. Purtroppo è accaduto l’impensabile e la 37enne è stramazzata a terra, senza possibilità di essere salvata. La notizia di quanto successo è arrivata subito a Marcon, dove Nadia abitava con il marito e i due figli. Una donna tranquilla, perbene, che non era raro veder partecipe alle iniziative in programma nel comune. Chi la conosceva è rimasto incredulo per la tragedia e la descrive come una persona con dentro di sé tanta voglia di vivere, solare, gentile, buona, una grande mamma, sempre sorridente ed educata.
«Proteggi da lassù i tuoi ragazzi e veglia sulla tua famiglia», è uno dei tanti messaggi che ieri circolavano tra le pagine Facebook del comune di Marcon. Si dovrà aspettare per conoscere la data dell’ultimo saluto che verrà organizzato per la prossima settimana. —
Alessandro Ragazzo
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