Colgar e Crosera, altri due rebus

Quarto. I primi vogliono chiudere, i cantieri puntano a delocalizzare
MORSEGO PORTEGRANDI: CANTIERE FRANCESCO CROSERA
MORSEGO PORTEGRANDI: CANTIERE FRANCESCO CROSERA

QUARTO D’ALTINO. Non è l’unica, la Ditec, l’azienda del tessuto produttivo altinate in crisi. Di recente sta chiudendo un’altra ditta, la Colgar, azienda che appartiene al settore metalmeccanico e dal 1977 realizza macchine per la lavorazione di lamiere. I 24 lavoratori del settore, in questo momento beneficiano della cassa straordinaria. I vertici aziendali hanno deciso di chiudere la filiale ancora operativa di Quarto d’Altino, lasciando a casa le persone attualmente assunte, e salvare la sede della casa madre di Milano, passata ad una nuova proprietà, che però si è detta disponibile a cercare una soluzione a dare continuità al sito. L’ennesimo dramma che si è consumato sul territorio, l’ennesima azienda che è stata un’eccellenza della realtà veneziana. Nei giorni scorsi, durante un incontro con i nuovi investitori, cui ha partecipato grazie alla conoscenza della lingua inglese il sindaco di Quarto, Silvia Conte, è stata lasciata aperta una porta, l’ipotesi di valutare anche la permanenza in loco. Le possibilità sono poche, ma il Comune ci prova ugualmente, assieme ai sindacati, chiedendo aiuto a Veneto Sviluppo, per non lasciare nulla di intentato. E c’è poi, chi se ne vuole andare perché sostiene di non farcela più a lavorare a causa degli impedimenti burocratici. Come i cantieri Crosera, altra ditta storica, in questo caso specifico, un cantiere nautico. Nelle scorse settimane i cantieri Crosera, che si affacciano sulla nota Conca di Portegrandi, hanno annunciato la volontà di delocalizzare la produzione di imbarcazioni, barche da diporto e motopescherecci d’altura e cambiare regione, se qualcuno non verrà loro incontro, aiutandoli a lavorare. Motivo? La mancanza di un’adeguata viabilità per accedere al cantiere che ha più di 150 anni di storia. Da anni, infatti, ci sono difficoltà di accesso al cantiere su una strada sempre più degradata, per i fornitori, i mezzi pesanti e soprattutto per i trasporti eccezionali. Il Comune, in ogni caso, si sta impegnando per giungere ad un accordo con le parti e trovare una soluzione che permetta ai cantieri Crosera di rimanere a Portegrandi. (m.a.)

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