Cohousing per anziani il Mariutto lancia l’idea per ampliare i servizi
mirano
Periodo delicato, questo, per l’Ipab Luigi Mariutto, come peraltro per la maggior parte delle strutture dedicate ai servizi a favore delle persone anziane. La pandemia in corso, la carenza di fondi e di personale infermieristico pongono l’ente miranese in una situazione delicata a cui sarà necessario far fronte. Tra le idee al vaglio, quella del Senior Cohousing a favore degli anziani, ma non solo. «Ho sempre tenuto alla massima trasparenza», dichiara il presidente Giuseppe Marchese, «Dal punto di vista finanziario siamo sempre stati solidi, grazie anche ai lasciti del nostro fondatore, anche se i nostri bilanci non potranno mai essere in pareggio solamente grazie alle rette e delle quote sanitarie della Regione. Ma tutto questo fino a pochi anni fa non era un problema poiché gli affitti dei nostri edifici alla Usl ci garantivano un’importante rendita. Ora l’azienda sanitaria ha iniziato a rilasciare queste strutture ed entro il 2024 le abbandonerà tutte».
È chiaro che in prospettiva sarà necessario trovare nuove risorse per garantire servizi che, con l’invecchiamento della popolazione sempre più marcato, saranno sempre più necessari. E non si parla, ovviamente, di vendere i terreni o il patrimonio per fare cassa. Da qui l’idea di utilizzare gli edifici esistenti per il lancio di nuovi progetti come ad esempio il Senior Cohousing per anziani autosufficienti o semi autosufficienti. Si tratta di edifici immersi nel verde, a 200 metri dalla piazza e dalla biblioteca, con la possibilità per gli ospiti di utilizzare tutti i servizi dell’Ipab, ma garantendo autonomia e privacy. Una idea da aprire anche a universitari o giovani coppie. Già alcune imprese si sono dette interessate. Oppure il progetto Centro Invecchiamento Attivo per migliorare la qualità della vita degli anziani.
«Il Mariutto», insiste Marchese, «ha competenze e professionalità di primo piano da mettere a disposizione della cittadinanza. Contiamo sull’interessamento del Comune di Mirano in primis, e di altri Comuni dell’area per l’utilizzo di spazi che rendano il Mariutto il centro di riferimento per l’età anziana, non solo per gli ospiti». C’è anche il nodo della carenza di personale che non rende possibile l’occupazione totale dei posti letto. Nonostante gli sforzi dei lavoratori in una situazione di notevole stress, infatti, sono ben 14 i non vaccinati che non possono accedere alla struttura, né essere sostituiti. Infine, sulla nomina del nuovo direttore che tanto ha messo in apprensione il personale nei mesi scorsi, Marchese tranquillizza. «Il cda non è insensibile al problema, ma abbiamo bisogno di un po’ di tempo per approfondire problematiche di natura legale ai fini di una definitiva stabilità direzionale». —
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