Codello va al Quirinale consulente del Presidente

La soprintendente Renata Codello è il nuovo consulente architettonico della Presidenza della Repubblica. Si occuperà dei restauri del Quirinale, dei giardini e degli edifici, dopo essere stata alla direzione dei lavori per il restauro del palazzo presidenziale, aperto al pubblico nel 2016.
È la prima volta che un soprintendente veneto viene chiamato dalla Presidenza della Repubblica come consulente a Roma.
Notizia che era nell’aria, confermata l’altro giorno a Venezia dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha incontrato l’architetto poco prima della cerimonia al teatro La Fenice per il 150esimo anniversario della fondazione di Ca’ Foscari.
Un incarico prestigioso, che Renata Codello ha accolto con soddisfazione e con la consueta riservatezza.
Per lei dopo molti anni passati al ministero e alla soprintendenza veneziana, gli ultimi tre al Segretariato regionale, si profila un imminente cambio di incarichi.
Lascerà il 27 marzo a scadenza di contratto il posto di Segretario regionale del ministero dei Beni culturali, che le era stato assegnato tre anni fa. Assumerà invece quello di direttore Affari istituzionali della Fondazione Cini. Anche qui per occuparsi della valotizzaione del patrimonio storico e architettonico e dei nuovi restauri in programma nell’isola di San Giorgio.
Un ritorno anche quello della Cini, perché negli anni Codello ha seguito l’imponente restauro della Manica Lunga, la Biblioteca del convento benedettino che attraversa l’edificio da nord a sud. E poi gli allestimenti e i restauri con Michele De Lucchi. Adesso toccherà al Teatro verde e alla piscina. Resterà in città, dunque, e si occuperà anche del prestigioso incarico di responsabile dei restauri del Quirinale.
Nata a Valdobbiadene, a Venezia da molti anni, l’architetto Codello ha firmato alcuni dei restauri più importanti della città. Tra questi, le nuove Gallerie dell’Accademia con Tobia Scarpa, il restauro del complesso degli Incurabili alle Zattere, di palazzo Grimani e di molte chiese della città, di parti dell’Arsenale e della Fondazione Querini progettata da Carlo Scarpa.
Il suo nome è legato anche alla lunga vicenda del restauro degli edifici di Punta della Dogana, firmati dall’archistar Giapponese Tadao Ando. Gli uffici doganali diventati oggi un moderno museo affidato al miliardario e collezionista francese Francois Pinault. Per un breve periodo, Codello è stata anche nominata soprintendente a Roma, nella commissione per i restauri del Colosseo.
Adesso un ritorno nella capitale per occuparsi del Quirinale, il palazzo reale diventato residenza dei presidenti della Repubblica. Una collaborazione avviata con il presidente Giorgio Napolitano e adesso proseguita con il suo successore Sergio Mattarella.
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