Circolo nautico Chioggia, 70 anni di successi

Intervista al presidente Penzo: «Dai cinque soci fondatori del 1948 siamo arrivati a 260»

CHIOGGIA. Dalla regata alla crocieristica mantenendo inalterata la passione per il mare. In 70 anni di vita il Circolo nautico Chioggia si è trasformato per adeguarsi alla normativa sempre più rigida, ma nel dna è rimasto quello del 1948, quando cinque soci fondatori, Mario Ballarin, Gustavo Fogagnolo, Angelo Carlo Perini, Dino Ravagnan, Giandomenico Tesserin, diedero cuore e forma al Clodia yacht club (primo nome del circolo).

Oggi a reggerne il timone Stefano Umberto Penzo, tredicesimo presidente, classe ’68 socio del circolo dall’85.

Cosa è cambiato in 70 anni di esistenza? «Nelle cose importanti il circolo è rimasto uguale, ci siamo però dovuti adeguare alle normative sempre più puntuali dal punto di vista sanitario, fiscale, ambientale. Una volta era permesso tutto, si poteva regatare in laguna, amministrare un circolo in maniera semplice. Oggi guidare un circolo è come amministrare una piccola azienda. Io e il cda (9 membri) siamo tutti volontari ovviamente, ma dedichiamo molto tempo al circolo, siamo in sede quasi tutti i giorni, come fosse un lavoro». Dai cinque soci fondatori, siete arrivati oggi a 260 soci esclusivi a cui si aggiungono 50 juniores. Qual è il segreto?

«Il Clodia yacht club è nato per la diffusione della vela da regata, ma negli anni si è aperto sempre più alla crocieristica aprendo le porte a moltissimi diportisti. Abbiamo una scuola vela per bambini e adulti che fa numeri importanti e una parte di questi entra poi nel circolo. Abbiamo progetti con le scuole, il Chioggia vela junior, che permette ai bambini di avvicinarsi al mondo del mare, provando un optimist e acquisendo i primi rudimenti per regatare».

Le regate sono quindi rimaste un vostro punto di forza. «Sì, certo. Negli anni ’60-’70 abbiamo organizzato campionati italiani e internazionali, nell’86 i campionati del mondo, nel 2016 i campionati nazionali classe Ufo. Abbiamo ricevuto riconoscimenti del Coni, due medaglie d’oro, una stella d’argento e una di bronzo». Avete anche “sfornato” molti talenti… «Ne siamo particolarmente fieri. Al circolo si sono formati il campione europeo Enrico Zennaro, l’atleta olimpionica Silvia Zennaro, Silvio Sambo campione nella 500x2 e Marco Schiavuta che ha partecipato alla Coppa America col Moro di Venezia. Ma non dimentichiamo che nostri soci sono arrivati in Polinesia in barca a vela o hanno doppiato Capo Horn. La scuola di vela è una scuola di vita. Da noi non si impara solo a regatare, si impara il sacrificio, l’umiltà, la perseveranza, tutti valori che serviranno nella vita. Cosa farete per festeggiare le 70 candeline? «Abbiamo già tenuto un open day per far conoscere le nostre attività, a luglio ospiteremo il campionato Adriatico di Dinghy, una classe a cui teniamo molto perché è nata qui, a settembre Chioggia vela». (e.b.a.)



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