Cinquant’anni di “Festa dei bisi” oggi l’inaugurazione della sagra

L’evento
Cinquant’anni di Festa dei bisi di Peseggia. La sagra, iniziata venerdì scorso, si concluderà il 3 giugno. Un traguardo storico, senz’altro sinonimo di longevità e professionalità, perché servono menti e braccia per durare così a lungo nel tempo. Infatti, dietro a questa macchina ci sono almeno 150 persone che vi lavorano, tra la cucina e tutto quanto serve per ospitare le migliaia di persone che in poco più di una settimana arrivano nella frazione di Scorzè.
Un’iniziativa nata ancora nel ventennio del fascismo in un bar del centro, poi interrotta e rinata sul fine degli anni Sessanta. Da queste parti è passato pure Vasco Rossi. Era il 3 giugno 1983, una vita fa, quando il rocker di Zocca era già conosciuto e di lì, a qualche anno, avrebbe iniziato a riempiere gli stadi di tutta Italia. E poi Ricchi e poveri, Drupi, Orietta Berti, tutti agli inizi degli anni Ottanta.
Adesso si compie mezzo secolo. «Abbiamo coinvolto i ristoranti della zona» spiega il presidente della Pro Loco di Scorzè Lorenzo Michielan «dove si mangiano risi e bisi. È un piatto fresco, di stagione e proprio il biso, assieme agli asparagi, è il piatto tipico di questo territorio. Ma è una festa che riguarda tutta la comunità, come sempre».
E l’Accademia della Cucina ha depositato alla Camera di Commercio la tradizionale ricetta dei Risi e bisi di Peseggia, come patrimonio culturale del Comune di Scorzè. Oggi alle 10.30 ci sarà l’inaugurazione: nel corteo saranno anche la Contrada della Cerva di Noale, le majorettes Blue e Bell’s e la Filarmonica Mazzarollo di Trebaseleghe.
Domani alle 19, si terrà la cena degli studenti e dei genitori del locale istituto comprensivo “Martini”. Seguirà lo Schiuma Party, con lo staff di Vicenzamix pronti a intrattenere il pubblico con musica e gadget per tutti. Funzioneranno anche la pesca di beneficenza, stand gastronomico e la mostra ortofrutticola.
La Festa dei bisi osserverà due giorni di riposo per poi tornare da giovedì prossimo, con una serata benefica con il ricavato da devolvere a don Mario Vanin per costruire la nuova Casa Respiro, al lunedì successivo. —
Alessandro Ragazzo
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