Cimitero, tante richieste per le tombe di famiglia

Al cimitero di Mestre tornano le tombe di famiglie. O almeno è aumentato in questi ultimi anni il numero di famiglie che chiedono a Veritas, che gestisce gli spazi cimiteriali dei cimiteri della...

Al cimitero di Mestre tornano le tombe di famiglie. O almeno è aumentato in questi ultimi anni il numero di famiglie che chiedono a Veritas, che gestisce gli spazi cimiteriali dei cimiteri della città, di riservare spazi consoni per ospitare questo tipo di sepolture. Nonostante la crisi e l’alto numero di cremazioni in città, insomma, c’è chi sceglie le tombe di famiglia per tenere vicini i parenti defunti e rafforzarne il ricordo. E poco importa se si tratta di una scelta costosa.

Di fronte alle numerose richieste rimaste finora inevase il servizio cimiteriale di Veritas ha eseguito alcuni monitoraggi nei 16 cimiteri che gestisce in città e ha proposto alla giunta comunale di trasformare parte del campo inumatorio comune del cimitero di Mestre, che oggi ha circa 400 posti, in uno spazio dove dare in concessione spazi per realizzare le tombe di famiglie.

Venerdì la giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, ha accolto la delibera che accoglie la proposta e il progetto di massima attivato dagli uffici di Veritas e che interessa una parte del reparto I° del cimitero di Mestre. Proprio quest’area, hanno verificato i tecnici con un sopralluogo, si presta ad accogliere tombe di famiglia e il muro di cinta è stato al centro di un intervento di ripristino e consolidamento.

Tra l’altro la Soprintendenza ai beni architettonici di Venezia nel suo via libera all’intervento sul muro di cinta aveva anche posto come prescrizione la ricollocazione di alcune lapidi, che erano state rimosse durante i lavori. E nell’intero lotto ci sono aree che non si possono più utilizzare per il campo comune visto che non si rispettano le misure previste dalla legge per le fosse o altre sepolture comuni.

Di conseguenza gli spazi liberi a ridosso del muro di cinta, nel reparto I°, ha deciso l’altro ieri la giunta, di approvare la proposta di Veritas che parte da una realizzazione di dieci ossari o cinerari di tipo interrato destinati a tombe di famiglia che non andranno nè ad occultare la vista sul muro di cinta recuperato nè a nascondere le lapidi storiche riposizionate al termine dei cantieri.

Il progetto di Veritas ha già superato lo scoglio della Soprintendenza che ha dato parere favorevole alla fine di luglio. L’intervento non avrà costi per il pubblico: le tombe di famiglia saranno a carico dei privati e Veritas ora andrà a redigere una graduatoria pubblica per l’assegnazione dei singoli lotti. Le norme generali prevedono, stando al regolamento di polizia mortuaria, che i lotti vengano dati in concessione per 99 anni e i costi sono quelli fissati quest’anno da una delibera di giunta comunale che ha aggiornato le tariffe, aumentandole.

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