«Ciao papà, in cielo sarai la stella più bella»

Lo struggente addio del piccolo Leonardo, dieci anni, al capezzale del padre Matteo Zattarin era cresciuto a Marghera, faceva l’impiegato e aveva 44 anni

MARGHERA

Ad accompagnare i suoi ultimi respiri la struggente lettera del figlio, di appena 10 anni, chiamato troppo presto a confrontarsi con la prematura scomparsa del padre: «Sarai la stella più splendente». Matteo Zattarin, 44 anni, mercoledì scorso ha perso la sua battaglia contro la malattia.

I disegni del figlio Leonardo; le foto del matrimonio, celebrato due anni fa; un caschetto per mountain bike, sua grande passione sportiva: il giovane padre di famiglia custodirà per sempre, come cimeli, questi cari affetti all’interno della sua bara.

La cerimonia funebre si è svolta ieri a Casale sul Sile. L’ultimo straziante saluto dei famigliari, dei colleghi della Magis e degli amici: Zattarin lottava oltre un anno contro un tumore che alla fine non gli ha purtroppo lasciato scampo.

«Non meritava di morire così» è ricordo del padre Placido «il dolore è grande. Era un bravo ragazzo, amante della famiglia, attaccato al lavoro, non si arrabbiava mai e cercava sempre di essere disponibile senza disturbare gli altri. Ha dovuto affrontare un lungo calvario e l’ultima settimana, in particolare, è stata molto dura, è un dolore che non auguro a nessuno».

Matteo Zattarin era nato e cresciuto a Marghera, in via Catene, si era diplomato geometra all’istituto tecnico Massari di Mestre, dove conservava ancora molti amici. Da 25 anni era impiegato tecnico alla Magis, azienda di riferimento nel campo del design e dei complementi d’arredo.

Si era trasferito a Casale sul Sile, nel Trevigiano, con la compagna, Eva Casagrande, oltre dieci anni fa. I due si erano sposati recentemente nel 2016, festeggiando il loro matrimonio con il piccolo Leonardo, che compirà 10 anni mercoledì prossimo.

Sono state proprio le sue parole e la sua voce ad accompagnare gli ultimi momenti di vita del padre mentre si trovava assistito e sedato alla casa dei Gelsi di Treviso: una lettera intima, piena d’amore, che si spera abbia potuto offrirgli almeno inconsciamente conforto e serenità. Alla cerimonia di ieri, nella chiesa di Casale sul Sile c’erano tutti: la moglie Eva, il figlio, i genitori Goretta e Placido, i fratelli Anna e Lorenzo. Anche il titolare della Magis, Eugenio Perazza non ha voluto mancare: «Aveva iniziato a lavorare nella sede di Motta di Livenza» ricorda il padre «poi nel nuovo centro logistico a Torre di Mosto, nel Veneziano. Aveva trovato la sua strada, amava il suo lavoro e so che era un punto di riferimento per tutti».

La figura di Matteo Zattarin era determinante per concretizzare i disegni e le intuizioni dei grandi maestri del design che collaborano con la prestigiosa azienda veneziana.

Tra le sue passioni nel tempo libero da alcuni anni si era fatta strada quella per le escursioni in mountain bike. «La sua» commento unanime «è una vita che non meritava di finire così presto». —

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