«Ciao grande prof» l’addio a Cappelletto nel duomo gremito

MIRANO. L’ex sindaco preoccupato per il bene della “sua” Mirano, il docente universitario stimato, il dirigente sportivo appassionato, l’uomo attaccato alla famiglia. Roberto Cappelletto, 64 anni, era questo. E così è stato ricordato ieri mattina nel corso del funerale celebrato nel duomo di San Michele Arcangelo. Oltre quattrocento persone strette alla moglie e ai due figli per salutare uno dei personaggi che sono stati protagonisti della storia della città e non solo: primo cittadino dal 2008 al 2011 dopo aver presieduto per dieci anni la Miranese Calcio, professore al dipartimento di Economia e direzione aziendale a Ca’ Foscari, alla Bocconi di Milano e all’ateneo di Udine. In chiesa il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello con la fascia tricolore assieme ai colleghi Silvano Checchin di Spinea e Massimo Calzavara di Pianiga, gli ex primi cittadini della città, politici locali, docenti universitari.
A fianco della bara in legno chiaro coperta da rose bianche, il gonfalone del Comune. Dopo la lettura dal Vangelo di Giovanni, il parroco don Artemio Favaro ha ricordato la malattia che ha portato via Cappelletto. «Precipitare in modo inesorabile e improvviso deve essere un’esperienza decisamente drammatica», ha detto don Favaro, «Se in quei momenti non hai niente a cui aggrapparti, il non senso paralizza il cuore. Roberto ci ha voluti qui per toccare con mano l’infinita povertà del vivere, la fragilità che scandisce i nostri progetti».
Quindi il pensiero che riassume l’eredità del prof Cappelletto. «Portiamo con noi la sua serietà, l’impegno e la determinazione nel dare sempre il meglio. Uomo deciso e di indubbie capacità, ha saputo spendersi nel mondo della scuola, nell’impegno per rendere più vivibile la nostra società e in particolare la nostra città, nella famiglia, nel mondo educativo attraverso lo sport. Non dimenticheremo, Roberto, ciò che hai fatto per il territorio e l’impegno con cui ti sei speso a servizio delle persone».
Dopo la benedizione della salma, i saluti del sindaco Pavanello che ha ricordato «la generosità e la creatività che Cappelletto ha dimostrato in tutti i campi, compreso quello della pubblica amministrazione, risultando un sindaco innovativo», e del professor Gian Nereo Mazzocco, docente dell’ateneo di Udine. «Roberto era uno stimato collega e un amico buono e generoso. I suoi indubbi meriti di studioso passavano in secondo piano di fronte alla sua umanità», ha raccontato commosso il docente, «Affrontava i problemi con pacatezza e con la volontà di trovare una soluzione. Anche i proverbiali ritardi gli venivano sempre perdonati. All’unico appuntamento a cui poteva arrivare in ritardo è invece arrivato troppo in anticipo. La sua disponibilità e l’incapacità di negarsi lo hanno portato a lavorare molto, a viaggiare, senza dimenticarsi della famiglia, del territorio, dei suoi tanti amici. Ovunque abbia insegnato, ha affascinato i suoi allievi. Ciao grande professore, ci mancherai».
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