Chiuso bordello cinese a Marcon

MESTRE. Nella serata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, a conclusione di una mirata attività investigativa, hanno individuato e chiuso una casa adibita ad attività di prostituzione, arrestata la tenutaria, di origine cinesi, e rintracciando la connazionale sfruttata per prestazioni sessuali alla mercé della clientela più disparata. Nella rete degli investigatori anche il marito italiano e convivente della cinese, che favoriva e in qualche caso partecipava attivamente alle “prestazioni”, ed un cliente occasionale che, alle contestazioni dei Carabinieri, ha cercato di coprire l’attività di quello che era fin dal principio ritenuto un vero e proprio “bordello”.
Evidentemente allarmati dall’attenzione delle Forze dell’Ordine sul fenomeno della prostituzione in appartamento, azione intensificata nell’ultimo periodo soprattutto in Mestre, la donna aveva trasferito la base logistica dell’attività fuori dal centro mestrino, a Marcon, dove l’abitazione della coppia era divenuto il nucleo della specifica attività.
Partendo dall’attività informativa svolta sul territorio e sui quotidiani locali, i Carabinieri hanno posto sotto monitoraggio un appartamento sito all’interno di un complesso abitativo, in cui era stato registrato da diversi giorni un discreto ma costante via vai di soggetti di vario tipo, apparentemente estranei al contesto abitativo, e donne di nazionalità cinese.
L’attività di osservazione ha permesso di confermare i sospetti inizialmente sorti e restringere il cerchio di interesse ad un’abitazione apparentemente discreta. Una volta all’interno della stessa è stata riscontrata la presenza di due donne cinesi, di cui la prima - regolare - provvedeva a mantenere i contatti con i clienti ed a garantire il supporto “logistico” alla seconda sfruttata ed irregolare sul territorio nazionale.
Al momento del controllo, avvenuto nella serata di ieri, è stato trovato in casa tutto l’armamentario – anche estremamente curioso e con una ampia scelta - necessario per le prestazioni sessuali, fornite in base al tipo di cliente ed alle modalità richieste.
L’immobile, unitamente al materiale attinente al reato rinvenuto sul posto, è stato sottoposto a sequestro; la “strana famiglia allargata” è stata condotta in caserma, per gli accertamenti del caso, al termine dei quali nei confronti della tenutaria è scattato l’arresto, per il marito ed un cliente la denuncia in stato di libertà per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, mentre per la sfruttata sono state avviate le procedure per l’espulsione
Specifici servizi proseguiranno nei prossimi giorni nell’area di riferimento - tutto il territorio mestrino e l’entroterra.
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