Chiusi i due negozi Fumei Attività iniziata nel 1886

Saracinesche abbassate, chiudono i due negozi delle sorelle Fumei in corso Trentin e in via Battisti. Un colpo per tutta la città, poichè i negozi di scarpe e abbigliamento fanno parte della storia cittadina e addirittura la famiglia data l’inizio della sua attività al 1886 come si legge sulle tende affacciate sul corso.
I negozi lungo entrambe le centralissime vie sono già stati chiusi e svuotati. Si è vista una processione di curiosi davanti alle vetrine delle attività che le sorelle Fumei, una delle quali, Roberta, è stata anche consigliere comunale, gestivano ancora assieme alla mamma. Chiuso l’ex “Tita” di corso Trentin e poi il moderno “Bugie” in via Battisti, epicentro di feste ed eventi, oltre che negozio di tendenza. Attività che chiudono i battenti, vittime della crisi, di un centro cittadino che non ha più quel giro di acquirenti oggi spostato verso i centri commerciali o l’outlet. Il lusso e la moda non sono più di casa in città, dove mancano persone disposte a spendere per un paio di scarpe esclusive, un abito alla moda e da passerella. Si aggiungono tasse e problemi finanziari e complicare la vita dei commercianti. E così anche i due storici atelier delle Fumei hanno dovuto piegarsi, pur con l’onore delle armi dopo decenni di attività.
L’amministrazione comunale adesso deve fare i conti con la vera rivitalizzazione del centro che non decolla. È vero che c’è un risveglio dell’interesse per i negozi della città, sempre se gli affitti scenderanno ancora. Spinazzè dovrebbe tornare in centro, mentre hanno aperto diversi negozi nuovi tra corso Trenti e via Battisti.
In questo mese potrebbe essere avviata nel fine settimana, domenica e forse anche lunedì, la prima sperimentazione di pedonalizzazione del centro. I commercianti hanno già alzato le barricate. Si teme che il mancato passaggio di auto possa limitare ulteriormente i potenziali acquirenti.
Ma il sindaco, Andrea Cereser, ha cercato di rassicurarli. «Intanto è una sperimentazione», ha detto il primo cittadino, «e quindi potrebbe essere limitata a un certo periodo di tempo per tastare il terreno. L’obiettivo è sì chiudere le strade al traffico lungo corso Trentin e fino al duomo, angolo via Battisti, ma cercando di recuperare i parcheggi nelle immediate vicinanze come prevede poi il piano urbano del traffico».
Giovanni Cagnassi
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