Chiudono le mense per i poveri

Per tre settimane, nel mese di agosto e a cavallo di Ferragosto, le mense per i poveri della terraferma chiudono. I volontari che ogni anno si alternano per garantire un pasto ai più poveri della città si prendono un periodo di meritato riposo. In aiuto torna anche quest'anno il Comune di Venezia che con 160 mila euro garantisce un importante contributo alla Caritas veneziana per il servizio di mensa e distribuzione pasti sostitutivi. I cestini con i pasti sostitutivi saranno distribuiti dalla Casa dell'ospitalità di Mestre e pure a Ca' Letizia, la sera, che però di fatto sarà chiusa. Lo spiega don Dino Pistolato, direttore della Caritas veneziana, che lancia anche un appello. «I numeri di quanti si rivolgono alle mense per i poveri da noi gestite in città sono in aumento e cresce il numero degli italiani. Agosto è il mese dei conguagli delle bollette e molti non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Per garantire la distribuzione dei cestini abbiamo anche bisogno costante di nuovi volontari, per sostituire quelli che vanno in ferie in agosto, quindi lancio un appello a quanti vogliono aiutarci. Chiamino la Caritas e si offrano per aiutarci nella distribuzione dei cestini. Ne abbiamo bisogno».
La mensa popolare di San Martino, alla Tana a Venezia, spiega don Dino, è passata dai circa 30 pasti distribuiti lo scorso anno agli attuali 50,60. Di solito sono tra i 130 e i 140 i pasti distribuiti dalla Caritas a pranzo, stessi numeri per la cena. Dai 30 ai 40 al giorno gli accessi in media a Betania. Nel 2011 la Caritas Veneziana ha distribuito complessivamente 10.333pasti sostitutivi in occasione della chiusura estiva delle mense cittadine mentre sono 19.902 i pranzi presso la mensa popolare della Tana. Una media di 54 pasti al giorno, quindi. «Dati destinati ad aumentare vista la crisi economica e l'aumento del numero di italiani che chiedono il nostro aiuto per arrivare a fine mese», avverte don Pistolato, dal suo osservatorio solidale che si occupa della povertà in città.
I pasti sostitutivi sono composti da un primo, un secondo, frutta e bibita. A Castello il pranzo si svolgerà con una distribuzione self-service dalle 11.30 alle 12.30 secondo un menu redatto dalla Caritas che terrà conto anche delle diverse tradizioni e fedi religiose degli utenti e che varierà di giorno in giorno. A Mestre il pranzo in due turni sarà garantito presso la Casa dell'ospitalità di via Spalti e poi la sera la distribuzione dei cestini si sposterà a Ca' Letizia, nella mensa di via Querini.
Mitia Chiarin
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