Chirignago batte cassa

Ci vorranno circa 20.000 euro per rimettere a posto il porticato che si trova a lato della sede municipale di piazza San Giorgio a Chirignago, un «monumento» che fin dalla sua inaugurazione nel 2000 si è guadagnato una serie di soprannomi tutt'altro che benevoli da parte dei cittadini. Questa è la stima di massima fatta da Maurizio Enzo, presidente della municipalità di Chirignago-Zelarino, che nei prossimi giorni preciserà la cifra necessaria per cancellare crepe, rimettere in sesto zone dove la vernice si è scrostata ed eliminare altre brutture e scritte. Di fatto Enzo compirà questa operazione per poi girare il conto al Comune, che ha in gestione il porticato il quale era già stato oggetto di osservazioni in occasione del sopralluogo sul territorio municipale dell'assessore ai lavori pubblici Alessandro Maggioni. Ma questa manutenzione è solo uno dei capitoli da risolvere all'interno del territorio di Chirignago-Zelarino. Come spiega lo stesso Enzo «a breve ci sarà un incontro con l'assessore Maggioni che servirà non solo a definire la situazione del porticato di piazza San Giorgio ma anche per fare il punto delle altre manutenzioni necessarie a Chirignago-Zelarino».  I problemi, infatti, non sono presenti solo in piazza San Giorgio: un po' ovunque c'è bisogno di una sistemata. Una delle questioni spinose, ad esempio, è quella delle strade, con interventi che sono diventati ancora più urgenti dopo il maltempo che ha caratterizzato le ultime settimane. In questo caso, tra le vie che avrebbero bisogno di manutenzione ci sono via Paccagnella, via Castellana e via Miranese. Per quanto riguarda gli edifici, invece, è necessario mettere mano all'ex scuola Manin di via Rio Cimetto alla Gazzera, sede di molte associazioni del territorio, dove si sono registrate alcune infiltrazioni d'acqua. Tutte questioni che verranno affrontate nel corso del confronto tra Municipalità e Comune. Intanto, resta da capire quando e come inizierà la manutenzione del porticato di piazza San Giorgio a Chirignago. Si tratterebbe, infatti, del primo intervento in assoluto di risanamento della struttura dal giorno della sua inaugurazione.