Chioggia vuole capire: «Sconvolti e sconcertati»

Il sindaco Casson ha fiducia negli inquirenti per chiarire i punti oscuri della vicenda

Sconcerto, stupore, ma anche tanti punti interrogativi. A Chioggia, dove nel quartiere Tombola vive Jacomo Nicchetto con la moglie Liliana, ma anche a Valli dove, nella zona della Pioppa, vicino alla laguna, vivono i genitori Armando e Rosa, da giovedì non si parla d’altro.

Tutti si chiedono se davvero Jacomo Nicchetto abbia infangato la divisa da carabiniere diventando un rapinatore o se le indagini finiranno per riabilitare il suo nome. La rapina di Napoli finita tragicamente con un omicidio è argomento di discussione in piazza e in tutti i bar. Nell’immaginario comune la figura del carabiniere desta sempre il massimo rispetto perché incarna valori storici di impegno e sacrificio per il bene comune.

Che proprio un carabiniere possa aver rinnegato il giuramento e commesso atti illeciti di tali gravità è un pensiero a cui molti non vogliono cedere. I genitori vivono a Valli, in una villetta isolata e conducono una vita piuttosto riservata. I due fratelli, Luca e Daniele, si vedono ogni tanto girare per la frazione ma probabilmente non vivono con i genitori.

«Non conosco bene la famiglia», spiega il parroco, don Simone Bottin. «Sono stato nella loro casa un paio d’anni fa per la consueta benedizione e mi ricordo che mi hanno accolto con calore, ma altro non posso dire».

Qualcuno in paese sostiene che tanti anni fa anche Jacomo abbia vissuto a Valli, ma nessuno ne ricorda bene nemmeno la fisionomia. «Notizie di rapine così violente colpiscono sempre», commenta un signore di mezza età, «ma quando si sente che sono coinvolti paesani e poi si scopre pure che di nome si conosce la famiglia si rimane di stucco. La cosa che più mi lascia sconvolto è che un carabiniere possa avere fatto una cosa del genere, ormai davvero non ci si può più fidare di nessuno».

La curiosità di conoscere i dettagli della vicenda è tanta: navigazione sui siti fin dalla mattina presto e corsa alle edicole per leggere la cronaca sul giornale e capire se ci fossero sviluppi nell’indagine e se fosse confermato il coinvolgimento di Nicchetto.

«Siamo tutti sconvolti dalla drammaticità di questo episodio», commenta il sindaco, Giuseppe Casson, interpretando lo stato d’animo dei concittadini. «Gli stessi sviluppi nelle indagini creano sconcerto per il possibile coinvolgimento di due militari dell’Arma. Abbiamo piena fiducia negli inquirenti e nella Magistratura che saprà fare chiarezza su tutti i punti oscuri della vicenda dando risposte soprattutto ai familiari del povero Pasquale Prisco, che ha perso la vita nella sparatoria».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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