Chioggia piange “don Dino” arcivescovo e grande storico

De Antoni, nato 82 anni fa in una famiglia di pescatori, si è spento ieri mattina I funerali lunedì a Gorizia, ma sono previste due celebrazioni anche in città 

CHIOGGIA. L’intera comunità clodiense piange la scomparsa di monsignor Dino De Antoni, venuto a mancare ieri mattina alle 5 a Gorizia, nella diocesi che lo ha visto indossare le vesti di arcivescovo, all’età di 82 anni dopo una malattia affrontata con fortezza e serenità.

Monsignor De Antoni, per molti chioggiotti ancora semplicemente don Dino, è stato una delle personalità più apprezzate in città sia sotto il profilo religioso che di studioso storico. Ultimogenito di ben dodici fratelli, monsignor Dino De Antoni è cresciuto in una famiglia di umili origini ma di grande dignità.

Il padre pescatore, morto in giovane età e quella casa in calle Seminario, a due passi proprio da quel seminario che lo vedrà compiere i primi passi del suo cammino pastorale, prima come sacerdote, ordinato nel 1960 e poi dal 1999 come arcivescovo di Gorizia.

Ricoprì parecchi ruoli all’interno della diocesi clodiense, fino a diventare arciprete della Cattedrale e poi in qualità di vicario generale, voluto dall’allora vescovo Sennen Corrà. Recentemente si stava occupando della causa di canonizzazione di padre Raimondo Calcagno, figurando come presidente di due tribunali diocesani, prima per la dichiarazione di virtù che ha portato al titolo di venerabile con il consenso di papa Francesco e poi con il processo “de miro” per la individualizzazione di quei miracoli che varrebbero la dichiarazione di beato. Documenti già consegnati a Roma e che a giorni apriranno il processo di beatificazione di padre Calcagno. L’ultimo attestato sabato scorso quando ha ricevuto il riconoscimento del premio Sant’Ilario e Tiziano dalla comunità goriziana.

«Un uomo di grande cuore, saggio, umile, buono, attento alle persone ed alla comunità». Lo ricorda così l’attuale arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, che aggiunge: «È stato soprattutto un uomo di fede profonda, come ha dimostrato affrontando con completo abbandono alla volontà di Dio gli ultimi mesi della malattia».

Monsignor Dino De Antoni è stato molto apprezzato a Chioggia per il suo lavoro in qualità di studioso storico. Assieme a Pietro Giorgio Lombardo ed a Giorgio Boscolo mise mano seriamente per la prima volta all’archivio storico cittadino, scovando numerosi documenti di estrema importanza, un lavoro certosino, negli anni’70, che portò alla luce anche le prime notizie per la datazione certa dell’orologio più antico del mondo che si trova attualmente nella torre di Sant’Andrea. Per questo venne paragonato ad un altro storico vescovo clodiense, quel Pietro Morari, autore della prima “Storia di Chioggia” .

«Con lui se ne va una figura importante del mondo cattolico della nostra città» ha sottolineato il sindaco Alessandro Ferro «Alla comunità clodiense e goriziana e alla sua famiglia, le condoglianze mie e dell’Amministrazione».

I funerali saranno lunedì alle 15.30 nella chiesa del Sacro Cuore a Gorizia, dove poi verrà tumulato nella cripta della cattedrale cittadina. Incontro di preghiera invece a Chioggia domani sera (alle 21) in Cattedrale e messa in suffragio mercoledì alle 15. 30, mentre una lapide verrà affissa in ricordo in cimitero nella cappella dei sacerdoti. –

Daniele Zennaro

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia