Chioggia, organista stroncato da un malore a 39 anni

CHIOGGIA. Mondo della musica e comunità diocesana sotto choc per la scomparsa improvvisa di Carlo Oro, 39 anni, musicista, docente, organista nella parrocchia del Duomo prima e di Borgo San Giovanni nell’ultimo periodo e direttore di vari cori. Il giovane è stato trovato accasciato ai piedi del letto nelle prime ore del mattino di ieri, ormai senza vita, nella sua abitazione di Borgo San Giovanni. La famiglia Oro è molto conosciuta in città, mamma Silvana, papà Antonino, noto ginecologo, ora in pensione, la sorella Tiziana, anche lei medico, e Carlo, punto di riferimento importante per il mondo della musica, soprattutto di quella sacra. Suonava di tutto. Chitarra classica, pianoforte, violoncello, organo a canne e clavicembalo.
Una passione che aveva coltivato fin da bambino e che lo aveva portato dopo gli studi superiori al liceo classico di Chioggia al conservatorio di Rovigo dove si è diplomato col massimo dei voti in organo e composizione organistica. Una passione mai sopita che lo stimolava a studiare incessantemente, ma anche a insegnare agli altri quanto apprendeva. Ha fondato e diretto il coro Vittore Bellemo della cattedrale, la scuola di musica Diruta, con cui ha tenuto concerti e saggi, e negli ultimi anni un coro parrocchiale polifonico a Borgo San Giovanni. Ha seguito il restauro dell’organo del Duomo, scrivendone poi un libro assieme all’allora parroco don Vincenzo Tosello. Ha collaborato per anni col settimanale diocesano Nuova Scintilla, scrivendo sempre di musica.
«Ho una smisurata passione per la didattica», raccontava di sé, «da sempre amo trasmettere agli altri quello che so. Continuo a seguire numerosi allievi, alcuni dei quali stanno studiando con profitto nei conservatori e nei licei musicali. Mi interesso di storia della musica, con particolare attenzione per il repertorio sacro e la musica liturgica cattolica e anglicana. Mi piace molto scrivere, amo le lingue, in particolare inglese e latino».
Il giovane musicista aveva avuto qualche problema di salute anni fa, ma lo aveva superato riprendendo tutti i suoi impegni. La notizia della morte improvvisa ha sconvolto tutta la città. In particolare il mondo della musica. In tanti ieri hanno lasciato sui social un pensiero per il “genio musicale” di Carlo Oro, ma anche per le sue doti umane. «Mancherai tanto alla tua famiglia a cui va il nostro abbraccio di cordoglio», si legge nel post di un altro giovane musicista chioggiotto, Stefano Bellemo, «ma mancherai moltissimo anche alla comunità. Le tue eleganti soluzioni all’organo per le quali nutrivo profonda ammirazione… e sorridendo cercavo nella mia testa di dipingere quei colori che dosavi con così cura. Oggi la campana suona per tutta Chioggia e per la nostra comunità. Ciao Carlo». —
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