Chioggia, ritirate due quintali di cozze dopo la contestazione di un cliente

Lotto di cozze ritirato in via precauzionale dalla ditta Acquachiara di Chioggia dopo una segnalazione su presunto batterio: ecco cosa è successo 

Giacomo Costa
Cozze appena tirate fuori dall’acqua di mare
Cozze appena tirate fuori dall’acqua di mare

C’è una nota del ministero della Salute che indica il lotto come “potenzialmente pericoloso”, ma a breve ci sarà probabilmente anche una querela dell’azienda interessata, che in via precauzionale aveva già provveduto a richiamare ben duemila chili di cozze, in via precauzionale, ma che denuncia come i controlli sui prodotti in realtà non avessero evidenziato alcuna irregolarità.

La vicenda che nei giorni scorsi ha travolto la Acquachiara Srl di Chioggia, insomma, rischia di venire risolta solo da un tribunale. La ditta avrebbe ricevuto una contestazione da parte di un cliente, che dichiarava come all’interno dei mitili del lotto numero 130348 fosse stata rilevata la presenza del batterio vibrio parahaemolyticus, potenzialmente nocivo per gli esseri umani e capace di causare disturbi gastrointestinali intensi.

La segnalazione ha fatto subito scattare le verifiche del caso ma, in verità, dagli ispettori dell’Usl 3 non sono stati staccati ordini di sequestro.

Acquachiara ha comunque provveduto a richiamare le due tonnellate di cozze in questione, togliendole dal mercato, ma ora promette anche una rivalsa legale contro chi ha lanciato quello che, a loro dire, è stato un allarme ingiustificato: «La documentazione presentata assieme alla segnalazione era del tutto carente», spiegano dagli uffici di via Orti ovest, «tanto che ci risulta anche difficile comprendere come mai sia arrivata la nota ministeriale. Il danno che ci è stato causato è ingente, non tanto e non solo per la partita di cozze ritirata, ma anche per la pubblicità negativa ingiustificata che abbiamo dovuto subire».

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