A Chioggia ultima chance per il sindaco Armelao: «O la maggioranza tiene o tutti a casa»
Si torna al voto sul provvedimento di modifica al piano delle opere pubbliche sospeso venerdì. Il presidente Boscolo Capon: «Ritratteremo la stessa delibera, sperando in un risultato diverso»

Ultima chance per la squadra di Mauro Armelao. Nel Consiglio comunale di stasera, convocato alle 19.30 in sala maggiore, tornerà al voto il provvedimento di modifica del piano di opere pubbliche finanziato con la Legge Speciale, bocciato venerdì, e si andrà alla conta.
Se esiste ancora una maggioranza che voterà compatta, si proseguirà con il mandato altrimenti si chiederà all’opposizione di votare il provvedimento per un “senso di responsabilità” per non perdere importanti risorse e chiudere cantieri aperti, e poi seguiranno le dimissioni del sindaco.
Questa la previsione del presidente del Consiglio, Beniamino Boscolo Capon, a 24 ore dal voto.
Dopo la seduta incandescente di venerdì in cui è successo di tutto (mancanza del numero legale all’inizio, bocciatura del provvedimento che sposta 10 milioni di euro nel piano delle opere pubbliche per mancanza dei numeri nella maggioranza, richiesta di dimissioni al sindaco da parte di un consigliere di maggioranza, impianto audio in tilt con rinvio della seduta) stasera il Consiglio comunale torna in scena per un’ulteriore, ultima, prova del fuoco per la maggioranza. E con una sorpresa.
Il provvedimento bocciato venerdì tornerà, eccezionalmente, in esame, su richiesta del sindaco che anche ieri non ha voluto commentare la situazione politica.
«Ho assecondato la richiesta del sindaco», spiega il presidente del Consiglio, «in linea con quanto permette l’articolo 70 del regolamento del Consiglio, che prevede che una deliberazione non approvata o respinta in una seduta non possa essere nuovamente trattata nella seduta stessa, ma possa essere riproposta in una successiva adunanza.
Ho quindi provveduto a inserire nell’ordine del giorno di domani (oggi ndr) come punti 1 e 2 la ridefinizione del piano programma delle opere pubbliche finanziate con la Legge Speciale per le annualità 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 e le conseguenti variazioni al bilancio».
La delibera bocciata venerdì prevede un movimento di 10 milioni di euro che vengono tolti da alcune opere (teatro Astra, Cittadella dello sport, asfaltature, manutenzioni scolastiche) per sostenerne altre (completamento Arena Duse, nuovo asilo nido, pavimentazione centro storico), con la scadenza categorica del primo dicembre.
Il voto, che si era concluso venerdì con 8 posizioni favorevoli e 8 contrarie, aveva sentenziato la bocciatura della manovra economica da un lato, ma anche la mancanza di una maggioranza che, evidentemente, il sindaco è convinto di poter ancora recuperare. Tanto che ieri è arrivato il colpo di scena con la possibilità di tornare a discutere di nuovo la stessa delibera.
«Siamo riusciti a trovare una soluzione per non perdere i fondi e rivotare», spiega Boscolo Capon, «si tratta di un provvedimento importante. Perdere queste risorse vuol dire tornare indietro, non dare la possibilità di terminare i cantieri, rallentare il progresso. Ritardare i contributi regionali per il sociale legati alla variazione di bilancio collegati vuole dire non aver a cuore le persone più fragili.
Ritratteremo la stessa delibera, sperando in un risultato diverso per il bene della città. Chiaro che sono molto deluso dalla situazione. Torniamo a votare: se ci sono i voti della maggioranza bene, altrimenti il sindaco chieda di votare insieme all’opposizione per far passare la manovra e poi, se siamo d’accordo, andiamo a casa tutti. Invito tutti a un senso di responsabilità, in un modo o nell’altro…».
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