Chioggia: aperta la pista ciclabile, ma ora i negozianti protestano

CHIOGGIA. Borgo San Giovanni si rifà il look e presenta una nuova viabilità tracciata dalla pista ciclabile che adesso, in particolare nel lato ovest, taglia tutta via Granatieri di Sardegna dal piazzale della stazione, dove aggancia quella già esistente, al cavalcavia. Ciclabile presente solo in un tratto nella corsia opposta, in pratica dalla sede dell’Agenzia delle Entrate al cimitero.
Dopo l’asfaltatura della principale strada del quartiere, dunque, la nuova pista ciclabile, già oggetto tra l’altro di un ordine del giorno in Consiglio comunale promosso dalla consigliera dem Barbara Penzo e accolto anche dalla maggioranza, ha come obiettivo quello di mettere in sicurezza i ciclisti, spesso coinvolti in incidenti con gravi e drammatiche conseguenze.
La sola indicazione orizzontale però ancora non basta, perché per delimitare il percorso riservato alle biciclette sarebbe opportuno installare almeno un cordolo, in modo da evitare il parcheggio selvaggio delle automobili.
Non tutti però sono soddisfatti della scelta dell’amministrazione comunale, in particolare un paio di negozi che esercitano la propria attività affacciati sull’unico tratto ad est dove insiste la pista ciclabile, affermano che i propri affari subiranno un tracollo in quanto non c’è più nemmeno uno stallo per consentire la sosta delle automobili.
Ma oltre a Borgo San Giovanni c’è anche chi chiede quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale sul decoro di altre arterie importanti, per esempio di Sottomarina. È il caso del gruppo consiliare di Chioggia Viva, con i consiglieri Marcellina Segantin e Leonardo Ranieri, che hanno già preparato un’interrogazione da discutere in Consiglio comunale. «Oltre ad intervenire sugli indispensabili asfalti delle strade», affermano i due consiglieri, «ci chiediamo perché non si è posto rimedio a situazioni non conformi. Un esempio su tutti è via Vespucci dove, in molti tratti, manca il marciapiede, con cancelli e gradini che arrivano fin sulla carreggiata. Perché allora non intervenire come si dovrebbe? Non si pretendono ciclabili ovunque, ma marciapiedi sì».
Una viabilità risolta a metà, secondo i due consiglieri di Chioggia Viva, dove accanto alla necessaria pista ciclabile è opportuno anche mettere in sicurezza anche i passaggi pedonali. —
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