«Chiellino, Brugnaro in gonne» Il “no” del Gruppo 25 Aprile

Via alle consultazioni in vista della decisione finale prevista per lunedì. I dubbi di Una Città possibile e della sinistra. Incarichi e curriculum passati al setaccio



Avanti piano. Con qualche defezione e molte incertezze. La candidatura a sindaco di Gabriella Chiellino muove i primi passi. Incontri con le delegazioni del centrosinistra, in vista della decisione annunciata per lunedì. Ma intanto arrivano stroncature. «Il Pd ci propone di scegliere fra un Brugnaro con i pantaloni e un Brugnaro con le gonne», sentenzia nel pomeriggio un tweet firmato dal Gruppo 25 Aprile. Malumori anche tra gli altri «cespugli». «Ci prendiamo un paio di giorni», frena l’architetto Giovanni Leone, portavoce di “Un’altra Città possibile”, «nessuna chiusura pregiudiziale, , ma neanche un’accettazione di una candidatura a priori. C’è in atto un percorso di cui noi siamo coscienza critica. Non siamo disposti ad abdicare a questa importante funzione». Ieri Chiellino ha avuto i primi contatti con il Pd, che incontrerà ufficialmente nelle prossime ore. Poi toccherà a Più Europa, i socialisti, “Azione” di Calenda, il movimento di Pizzarotti. Per ultimi, domenica sera, gli ex rossoverdi di Gianfranco Bettin, Davide Zoggia, Articolo 1 e «Possibile». Per accettare, la sinistra vuole messi nero su bianco alcuni impegni. A cominciare dallo sviluppo compatibile e dall’ambiente, dalle grandi navi fuori dalla laguna, l’emergenza casa e la salvaguardia.

«Mi pare ci sia un clima buono», azzarda il segretario del Pd Giorgio Dodi, «un percorso che si concluderà lunedì». Per ora il nome di Chiellino, 50 anni, imprenditrice cattolica nata a Conegliano con azienda al Vega di Marghera, resta l’unico nome in campo. Dopo che è tramontata la candidatura del rettore Bugliesi, mai nate quelle di Monica Sambo e Alessandra Taverna. Adesso il nome nuovo è stato messo sul tavolo.

Intanto si scatena il fuoco di fila. Facile ricostruire il passato recente di Chiellino. Già candidata sindaco a Conegliano, titolare dell’azienda e-Ambiente, di cui è direttore Giovanni Artico. Ex funzionario della Regione arrestato – e poi assolto– nello scandalo Mose, impigliato in una vicenda giudiziaria per aver presentato una laurea non riconosciuta ad uso promozione. Chiellino, dicono i suoi critici, ha firmatoprogetti per la Regione di Galan e Chisso, per l’Autorità portuale di Paolo Costa, per la Venezia Terminal passeggeri. Lo studio di Impatto ambientale (Sia) per il canale Contorta e per il porto off-shore, il progetto di fattibilità per l’affidamento in concessione del servizio di assistenza passeggeri alla Marittima. E tanto altro. «Fa parte del suo lavoro», la difendono al Pd. «Chiederemo cosa ne pensa su questi temi e garanzie sul conflitto di interessi», diceGianfrano Bettin.

In rete circolano anche messaggi della candidata che nell’aprile 2018 «retwitta» ripetutamente messaggi lanciati dal sindaco brugnaro. Non mancano le cattiverie. Come quella della prima donna laureata in Italia in Scienze ambientali a Ca’ Foscari. In realtà le candidate erano due quel giorno, ricorda una compagna di corso: la Chiellino e Nada Bortot. Insomma, la corsa è partita. Ma la salita ancora lunga. —



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