Chiatta al Fontego, l’ira dei gondolieri

Una gru issa sul tetto enormi blocchi in ferro, bloccato il Canal Grande. «Situazione caotica»
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 17.03.2015.- Chiatta in Canal Grande per i restauri del Fontego dei Tedeschi
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 17.03.2015.- Chiatta in Canal Grande per i restauri del Fontego dei Tedeschi

Una enorme chiatta con gru e ruspa. Enormi putrelle e strutture di ferro da issare sul tetto. Il tutto davanti al Fontego dei Tedeschi, proprio sotto il ponte di Rialto, nella curva del Canal Grande. Nei giorni in cui si parla di sicurezza della navigazione in quel tratto, ha fatto la sua comparsa una enorme chiatta verde lunga 42 metri e larga 10, la Santa Marta, ormeggiata davanti al palazzo cinquecentesco dove sono in corso i restauri di Benetton. Per farla ormeggiare due barche di vigili urbani hanno bloccato il traffico, vaporetti compresi. Proteste da parte dei gondolieri: «Il Comune si affanna a regolamentare con le ordinanze il traffico delle gondole», sbotta Luciano Pelliccioli, vicepresidente della categoria ieri mattina in servizio a Rialto, «e guarda cosa lasciano passare». Situazione caotica, denunciano i gondolieri, perché contemporaneamente sono in corso i restauri del palazzo dei Camerlenghi, proprio di fronte al Fontego dei Tedeschi. Ma anche pochi metri più in là il cantiere per il rifacimento dei pontili della linea 2 Actv. E adesso a questi si aggiungerà il quarto pontone, quello per i restauri del ponte di Rialto e delle arcate, sponsorizzato da Diesel.

Un vero labirinto, e una morsa per il traffico delle barche, strette appunto tra pontoni e vaporetti.

I lavori andranno avanti ancora per mesi. Già nel giugno scorso il traffico in Canal Grande era stato interrotto per un primo passaggio della chiatta. Ma ieri sono state montate enormi strutture in ferro. Issate dalla gru fin sul tetto. Dovranno servire, secondo il progetto approvato tra le polemiche dal Consiglio comunale, per sostenere il nuovo piano autorizzato sul tetto del Fontego. Palazzo prestigioso della comunità tedesca, Fondaco e ricovero delle merci affrescato in origine da Giorgione.

Il Consiglio comunale ha dato il via libera durante l’amministrazione Orsoni alla trasformazione dell’edificio da standard pubblico a commerciale. In cambio il Comune ha avuto sei milioni di euro per sanare il suo bilancio. Il Fontego era stato acquistato dalla Finanziaria del gruppo Benetton dalle Poste italiane spa per 50 milioni di euro. Con il progetto di trasformarlo in centro commerciale il suo valore è più che raddoppiato. Il progetto originario prevedeva il lucernario e una terrazza in Canal Grande, poi ridimensionato.(a.v.)

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