Che cos’è la giustizia? La lezione dei classici

MIRANO
Dike è una parola greca che riconduce alla Giustizia e il termine, legato alla democrazia, è al centro della vita quotidiana. Domani alle 20.30, nel teatro di Villa Belvedere a Mirano, si parlerà proprio di questo, 30° appuntamento del progetto “Classici Contro”, ideato da Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. La serata, aperta a tutti, sarà l’occasione per parlare di giustizia tra democrazia e potere e la nostra quotidianità, con la presentazione di Luisa Andreatta e Monica Niero (Liceo Classico Majorana-Corner di Mirano) e l’introduzione di Renata Cibin per il Comune di Mirano e di Alberto Camerotto per Ca’ Foscari.
L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione tra l’ateneo veneziano, l’Associazione italiana di cultura classica Venezia, il Liceo Majorana-Corner e il Comune di Mirano. Partner è il quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre. Accanto alla ricerca sono in azione, da veri “Classici Contro”, gli studenti del Classico, che metteranno in scena le parole su ciò che possiamo fare noi cittadini moderni. Con l’armonia della musica a sostenere la forza dei pensieri. Se una definizione di giustizia è possibile, trova il suo fondamento nell’equilibrio e nel limite.
L’appuntamento di domani inizierà con Laura Lulli, ricercatrice dell’Università dell’Aquila, che entrerà nel vivo delle questioni della Dike con le parole della lirica arcaica. Per i greci la Giustizia è una presenza costante, tanto da inserirsi nell’esperienza comunitaria e individuale di ogni giorno, anche nei momenti dello svago e del divertimento. Si proseguirà con Elena Fabbro, grecista dell’Università di Udine, che spiegherà le regole e i problemi della giustizia nella nostra prima democrazia d’Europa, nell’Atene del V secolo a.C. Lo sguardo beffardo della scena comica, in cui la città rappresenta se stessa davanti ai suoi cittadini, rende scoperto il punto nevralgico di ogni democrazia: il rapporto tra giustizia e potere politico. Infine, Mariapia Lionello, del Liceo Majorana-Corner, porterà il pubblico nel mondo moderno al tempo di Shakespeare, che nei suoi drammi mette a fuoco l’essenza stessa della giustizia. La giustizia è applicazione della legge o compassione e pietà? Qual è il suo senso più vero? È forse giustizia quella di Shylock che nel “Mercante di Venezia” pretende la pura applicazione della legge? Davvero tutto si può regolare con le norme giuridiche? E se le leggi e il potere fossero ingiusti? —
Alessandro Ragazzo
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