Cgil: «È la Città metropolitana a tagliare le linee dell’Actv»

PELLICANI MIRANO: PENDOLARI TRATTO MIRANO MESTRE 11/11/2008 LIGHTIMAGE
PELLICANI MIRANO: PENDOLARI TRATTO MIRANO MESTRE 11/11/2008 LIGHTIMAGE

MIRANO

Continuano i disagi per vari lavoratori del Miranese, a causa della mancata riattivazione di alcune linee Actv. Non mancano solo i collegamenti tra le frazioni di Mirano e il capoluogo (3E, 10E e Omnibus), ma c’è chi lamenta l’assenza delle corse dirette per Venezia. Il 4DE e il 7DE, al momento sospesi, congiungevano rapidamente l’isola a Noale e Mirano, servendo anche Salzano e Spinea ed evitando Mestre (passando per Catene). Per questo molti che si recano a Venezia per lavoro li preferivano agli autobus “regolari” più lenti: «Non si può usare la linea normale che effettua tutte le fermate fino a Venezia, diventa una gita turistica», si sfoga una pendolare.

Sulla situazione si esprime anche Valter Novembrini, segretario generale Filt-Cgil di Venezia: «Purtroppo il rientro dalla cassa integrazione dei lavoratori non è corrisposto al ripristino al 100% del servizio», dice, «per responsabilità della Città metropolitana, che ha deciso un taglio di certe linee per il periodo estivo. Vanno ripristinate, in modo che almeno da settembre tornino al completo; chiediamo alla Città metropolitana che ci convochi e spieghi quando e come si ripartirà. La riduzione del servizio non può essere scaricata sui Comuni dell’entroterra e sui cittadini». Actv ha spiegato che, nonostante nessun dipendente sia più in Cig, non è in grado di assumere gli stagionali per garantire tutte le corse. Alcune linee di bus, però, sono affidate in subappalto a ditte terze (circa il 10% del totale). Tra queste c’è una società che gestisce varie corse locali di Miranese e Riviera, tra cui gli Omnibus per le stazioni dei treni di Dolo e Mira-Mirano (attualmente sospesi) e il GiroSpinea (attivo ma con orario ridotto). Qui gli autisti continuano a essere in cassa integrazione, seppure a rotazione e alternando giorni di lavoro a giorni di riposo.

Altro tasto dolente è quello dei rimborsi, o meglio ristori, degli abbonamenti non usufruiti durante il lockdown: Actv spiega che partirà solo dopo la conversione in legge del dl Rilancio, che disciplina la procedura.

Intanto si sta lavorando per approntare un iter semplice e lineare per gli utenti che chiederanno il ristoro (quasi sicuramente sotto forma di voucher). Per quanto riguarda le linee ancora ferme, l’azienda assicura che nel tempo verranno progressivamente riattivate, dando la precedenza a quelle con maggiore domanda da parte dell’utenza. Intanto da domenica gli orari festivi verranno integrati: nel Miranese sono interessati i bus 5E, 6E e 7E. —

carlo romeo

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