Cgil, Cisl e Uil in piazza per sconfiggere la crisi

L’ultimo sciopero con manifestazione unitaria di Cgil, Cisl Uil risale al 19 gennaio del 2008.
C’è voluta la grave crisi che attanaglia il mondo del lavoro e l’incapacità del Governo delle larghe intese di varare provvedimenti che siano in grado davvero di riavviare lo sviluppo e creare nuovi posti di lavoro, per far tornare unite - quasi sei anni dopo - Cgil, Cisl, Uil.
«Uno sciopero», hanno spiegato ieri i segretari di Cgil, Cisl, Uil veneziane - Roberto Montagner, Lino Gottardello, Enrico Biscaro - alla conferenza stampa congiunta tenutasi a Mestre, «è sempre un sacrificio, in termini di salario perso, per i lavoratori che già sono in difficoltà per il dilagare della cassa integrazione, della mobilità e della disoccupazione. Ma è il Governo nazionale a costringerci allo sciopero perché è l’unica arma che abbiamo per cercare di modificare la legge finanziaria che rischia di creare ulteriori problemi al mondo del lavoro, invece che affrontarli di petto e uscire dalla crisi come stanno già facendo altri Stati europei».
Per domani, venerdì 15 novembre, Cgil, Cisl e Uil veneziane chiamano allo sciopero e alla manifestazione che si terrà a Mestre i lavoratori di tutte le categorie (salvo la scuola dove lo sciopero dei confederali interesserà solo la prima ora di lezione e le ferrovie che già hanno scioperato il 10 novembre) per quattro ore, con l’obbiettivo di «cambiare la Legge di Stabilità annunciata dal Governo e recuperare risorse dagli sprechi e dalle rendite per più risorse ai lavoratori, ai pensionati e alle aziende che investono e fanno assunzioni».
Si tratta di uno sciopero generale, indetto da Cgil,Cisl, Uil nazionali ma con articolazioni regionali e provinciali. A Venezia lo sciopero è stato indetto per domani mattina con una manifestazione provinciale a Mestre che partirà alle 8.30 circa da via Torino (angolo con Corso del Popolo) per concludersi in piazza Ferretto dove i tre segretari regionali terranno il comizio finale. I sindacati veneziani prevedono la partecipazione di migliaia di lavoratori e pensionati che arriveranno con appositi pullman da tutta la provincia (Veneto Orientale, Riviera del Brenta e Chioggia-Cavarzere) e da Porto Marghera. A Mestre sono prevedibili disagi per i cittadini che utilizzeranno il trasporto pubblico (le corse di autobus e vaporetti dell’Actv, come pure il trasporto pubblico extraurbano sono a rischio tra le 9 e le 12) e degli altri servizi pubblici: dalla sanità, alla raccolta dei rifiuti (vedi tabella pubblicata sopra), fino all’aeroporto Marco Polo, il porto commerciale e i terminal merci, le scuole medie superiori e l’università, le amministrazioni comunali, provinciale e regionale, gli sportelli bancari e gli uffici ministeriali e postali in città e tutta la provincia.
Il Coordinamento degli studenti medi ha annunciato che aderirà allo sciopero e realizzerà cortei che partiranno da diverse scuole; un altro corteo indipendente, che arriverà fino alla stazione ferroviaria di Mestre, è stato annunciato dalla Rete degli studenti senza però precisare il luogo da dove partirà il loro corteo. Per tutta la mattinata di domani, quindi, ci saranno problemi per la circolazione sulle strade del centro di Mestre, a cominciare da Corso del Popolo, piazza Barche, via Piave e via Circonvallazione. La situazione dovrebbe tornare alla normalità prima di mezzogiorno, dopo la conclusione dei comizi e lo scioglimento della manifestazione.
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