Cerca di rapinare “Buffetti”, ma gli va male

SCORZÈ. Il modo di fare era incerto sin da subito, ma trovarsi in negozio un uomo con un ferro in mano e il volto travisato non fa di certo piacere. Lì per lì, Luca Belia, titolare della Buffetti di via Venezia 55 a Scorzè, gli pareva di vivere dentro a uno scherzo, tanto da prendere quel malvivente e spingerlo fuori dall’attività. Invece quell’uomo, sui 35-40 anni, aveva intenzioni serie, ma gli è andata male ed è fuggito senza neppure portarsi a casa un centesimo.
Indagano i carabinieri, arrivati con più auto sul posto. Il fatto è avvenuto ieri attorno alle 12, nella zona centrale del capoluogo, dove si concentrano molti tra uffici, bar e botteghe. Una di questa è la Buffetti e sta sotto il porticato; Belia tiene la porta aperta e all’improvviso gli si presenta davanti un uomo. Ha il volto travisato, indossa un berretto, degli occhiali da vista, maglietta maniche corte e jeans a pinocchietto. In mano tiene un bastoncino di ferro, tipo quelli usati per sollevare i tombini. Il malvivente entra, perde l’oggetto contundente, lo recupera e si dirige verso il bancone.
«Questa è una rapina, tira fuori la cassa», dice con un ottimo italiano, ma con una voce non proprio intimidatoria. Belia lo guarda, chiede cosa volesse e il ladro gli ribadisce di volere i soldi. A quel punto, il commerciante si avvicina al rapinatore e lo spinge fuori dalla porta. L’uomo, capito che il colpo non sarebbe andato a segno, attraversa il portico e ha iniziato a correre su via Venezia verso l’incrocio con via Castellana. Non si sa se abbia gettato o perso il berretto, fatto sta che davanti a un bar il suo volto diventa visibile: è biondo e ha un po’ di barba. Usciti fuori, i colleghi di Belia iniziano ad urlare, “fermatelo, fermatelo”, dice più d’uno, ma il malintenzionato si dilegua sulla Castellana facendo perdere le sue tracce. Subito sul posto arrivano i carabinieri di Scorzè, con il comandante Michele Trisolini, che cominciano a raccogliere le testimonianze non solo della vittima ma anche dei vicini colleghi. Forse potrebbe essere l’opera di uno sbandato, di uno che cercasse anche pochi spiccioli, perché a nessuno pare di averlo visto in giro prima di ieri.
«Non ho avuto paura», rassicura Belia, «ma non sono riuscito a vederlo in volto perché coperto. Me lo sono trovato davanti, ma prima gli era caduto a terra il ferro. Dopo avermi chiesto il denaro, ho deciso di avvicinarmi e spingerlo fuori. Ma non è che abbia chissà quali soldi in cassa: avrò avuto 40-50 euro». Sul posto è giunto anche il sindaco Giovanni Battista Mestriner. (a.rag.)
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