Centro massaggi sotto sequestro, cinesi costrette a prostituirsi
Mercoledì mattina la polizia ha dato esecuzione a un'ordinanza che dispone l'applicazione di misure cautelari nei confronti di un'attività che si è rilevata a luci rosse, gestita da una cinese di 35 anni

Una foto simbolica di un centro massaggi cinese
MARGHERA. Un centro massaggi di facciata che celava una vera e propria casa di prostituzione, sfruttando giovani connazionali costrette ad avere rapporti sessuali con clienti.
La Squadra Mobile ha dato esecuzione mercoledì mattina ad una ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari e decreto di sequestro preventivo emessa dal G.I.P. del Tribunale di Venezia, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato l’attività di indagine, nei confronti di una cittadina cinese responsabile di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nei confronti di proprie connazionali.
In particolare L.L., di 35 anni, all’interno del centro massaggi del quale è titolare, ha gestito ed organizzato una vera e propria casa di prostituzione sfruttando delle giovani connazionali le quali praticavano rapporti sessuali con i clienti del centro dietro il pagamento di somme di denaro.
Nel corso dell’attività sono stati identificati e sentiti numerosi clienti i quali hanno confermato che le ragazze orientali che operavano all’interno del centro benessere, con la “scusa” del massaggio completo, effettuavano prestazioni sessuali di vario genere con relativo aggravio economico a seconda della tipologia di prestazione consumata.
Il centro massaggi in parola è stato sottoposto a sequestro preventivo.
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