Centri antiviolenza appello alle donne «Denunciate»

Dopo l’allontanamento di un marito violento a Oriago le associazioni rilanciano l’invito a contattare i numeri per la richiesta di aiuto

MIRA

Aumenta la preoccupazione di forze dell’ordine e centri di ascolto antiviolenza a Mira in questo periodi di segregazione forzata a livello famigliare a causa dell’emergenza del coronavirus. Proprio giovedì scorso a Mira i carabinieri della locale tenenza sono intervenuti per allontanare da una abitazione un marito violento nella frazione di Oriago.

Anche il centro Antiviolenza Estia di Mira, Sportello Riviera del Brenta, che è un punto di riferimento tutto il comprensorio, lancia una campagna informativa aiutare le donne impossibilitate a denunciare in questo momento complicato.

«Si stima» spiega l’assessore alle Politiche sociali Chiara Poppi «che le violenze domestiche aumenteranno in modo importante ma che le donne non potranno denunciarle perché sotto il controllo tutto il giorno di mariti o compagni violenti. Per questo invitiamo le donne se subiscono soprusi a chiamare il centro anti violenza nei momenti in cui possono denunciare ciò che succede fra le mura di casa».

Il centro Estia distribuirà così in questi giorni nei supermercati edicole o farmacie. Il messaggio è chiaro. Se qualcuno avrà bisogno di aiuto potrà chiamare il 3497570892 il lunedì dalle 10 alle 11 il mercoledì dalle 9. 30 alle 13 il giovedì dalle 11 alle 18 e il venerdì dalle 10 alle 11. «È importante farlo in un momento in cui il controllo del violento non c’è» spiega l’assessora «Cioè mentre si butta la spazzatura, mentre si va al supermercato, si va al lavoro o si porta fuori il cane».

Si potrà chiamare anche il numero specifico del centro anti violenza 1522. Anche i carabinieri della locale tenenza in questo periodo hanno potenziato il monitoraggio e l’ascolto di questi segnali di aiuto che arrivano dal territorio da parte di donne in difficoltà. –

A. Ab.

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