«Cemento e distruzione di piazza del Grano con il nuovo intervento»

DOLO. «Cemento al posto della nobile trachite con una gradinata davanti alla chiesa, annientamento del verde pubblico invece che protezione degli alberi centenari, nuova viabilità senza atti che ne attestino la fattibilità, cancellazione della memoria storica anziché conservazione del paesaggio, distruzione della riva anziché valorizzazione del patrimonio del paese». A lanciare queste accuse contro il progetto di riqualificazione della ex Piazza del Grano che vuole il Comune di Dolo è Carlotta Vazzoler ex assessore e consigliere del gruppo misto che con uno staff di architetti ed ingegneri ha fatto una analisi dell’intervento che dovrebbe prendere avvio a primavera inoltrata.
«Questo intervento», dice, «cancella la memoria storica di Dolo cementificando la riva del Naviglio Brenta e la futura piazza di fronte al Duomo di San Rocco e ne modifica la viabilità con la futura chiusura di via Cairoli». Il progetto, sottolinea la Vazzoler, vuol realizzare «un’impattante ed inutile» gradinata in cemento che cancellerà 40 metri della riva di fronte al Naviglio Brenta, al Duomo di San Rocco e a Villa Andreuzzi Bon. «Si tratta», dice, «di una gradinata dal peso di 170 tonnellate che utilizza 30 elementi prefabbricati in cemento del peso di 5, 6 tonnellate l’uno, sorretti da 60 palancole in acciaio. L’opera prevede la demolizione e il rifacimento di un tratto di pavimentazione in trachite ancora in ottimo stato, fatta nel 2005, che costerà 150 mila euro. Comporterà l’abbattimento di quattordici robinie centenarie, sei nel primo stralcio e otto nei successivi due. Una spianata di cemento che cancellerà 200 metri di verde e che spazzerà con sé lo storico “Sentiero dei Cavalli” e la scaletta in trachite, testimonianze di un passato legato al nostro paese e alla viabilità fluviale della Serenissima. Questo progetto ha inoltre intenzione di modificare la viabilità chiudendo via Cairoli». Per il piano del traffico, dice ancora, questa modifica rischia di mettere in crisi Dolo nord e la viabilità della Riviera che deve essere attentamente valutata.
Il Comune con l’assessore all’urbanistica Matteo Bellomo e quella ai Lavori Pubblici Giorgia Maschera replicano alle accuse e sottolineano che la chiusura di via Cairoli non è contemplata. «Il primo stralcio progetto oggi in gara», sottolineano, «ha avuto l’autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza il 21 giugno 2019. Il Genio Civile ha autorizzato la nuova scalinata sul Naviglio. La città metropolitana ha autorizzato la soppressione della corsia di svolta a destra per chi proviene da via Cairoli (permettendo così di allargare l’area del sagrato). Il progetto è l’esito di un’approfondita analisi storica del sito a partire dai quadri di Canaletto e raccoglie l’esito del Concorso di Idee “Piazza del grano del 2015”». —
A.Ab.
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