Cavo telefonico tranciato, denuncia contro ignoti

mestre
Una denuncia contro ignoti alla stazione dei Carabinieri di Mestre. Il “caso” del centralino rotto da dieci giorni alla casa di riposo Antica Scuola dei battuti trova una veste formale. Sì, perché non si è trattato di un banale “guasto tecnico”. Bensì di «un cavo completamente tranciato, seppur posto al lato della struttura, in zona privata recintata» come ha fatto scrivere il direttore dell’Ipav, Andrea Zampieri, nella denuncia. Per questo i lavori per ripristinare la linea sono stati più lunghi di quanto ci si sarebbe immaginati all’inizio.
Con una conclusione arrivata solo nella serata di ieri, quando i familiari degli ospiti hanno finalmente potuto richiamare i propri parenti. Un paio di loro, esasperati dal perpetrarsi dell’attesa, si erano persino rivolti ai Carabinieri, ipotizzando di procedere con un esposto. Non ce n’è stato bisogno. Parlando di cosa possa essere successo, finora non c’è nessuna ipotesi sul tavolo. Forse si è trattato di uno scherzo. Un brutto scherzo che, da dieci giorni, costringe i parenti degli ospiti a non avere la possibilità di avere alcun contatto, nemmeno telefonico, con i propri cari. Già lontani, visto che la struttura è da un mese praticamente “sigillata” a causa del Covid. O forse di un atto vandalico con altre spiegazioni.
La casa di riposo, impermeabile al virus nell’acme della pandemia, si è nelle ultime settimane trasformata in uno dei focolai più spaventosi dell’intera provincia. Sette i decessi contati tra gli anziani, dalla nascita del cluster. Il totale è oggi di 39 ospiti, di cui otto ricoverati in area non critica all’ospedale di Dolo, e di 17 dipendenti positivi. Tutti si trovano tra le residenze giardino e Turazza. Ieri è arrivata la notizia della negavitiazzione delle prime due dipendenti sulle quali, il 29 luglio, era stato accertato il contagio. E il totale è dunque di dieci operatori guariti. Nelle settimane, sono state tante le polemiche. A partire dal caso dell’operatore partito per le ferie, pur se ancora in attesa dell’esito del tampone. Esito, positivo, che lo ha raggiunto, mentre alloggiava in un albergo in Abruzzo. Subito è scattata la denuncia penale.
Le cifre dei Battuti si ineriscono all’intero del quadro della diffusione del Covid nell’intera provincia. Sono 14 le nuove positive accertate ieri nel Veneziano, fino al totale di 249 casi attivi. Di questi, un quarto riguarda il cluster ai Battuti. Rimangono stabili le cifre dei decessi. Sono 314 le vittime del Covid, dall’inizio della pandemia. L’ultima è stata proprio un 94enne ospite della casa di riposo, spentasi all’interno della struttura stessa nella prima mattina di mercoledì. Rimangono stabili anche le cifre relative ai ricoveri ospedalieri. Anche in questo caso, la maggior parte riguarda anziani ospiti dei Battuti: otto sugli undici attualmente ricoverati in area non critica al Covid hospital di Dolo.
Infine diminuiscono le persone poste in isolamento domiciliare: ieri erano 750, di cui appena 16 con sintomi compatibili con l’infezione da Covid in corso. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia