Cavin di Sala, zero lavori continuano gli incidenti

MIRANO. Via Cavin di Sala si conferma la strada più pericolosa di Mirano. Nel tratto di provinciale che collega il centro a Santa Maria di Sala si è verificata, infatti, la maggior parte degli incidenti rilevati lo scorso anno dalla polizia locale. Un rettilineo che continua a creare problemi, polemiche e, purtroppo, anche qualche lutto.
I dati. Nel 2014 sono stati 38 i sinistri rilevati dai vigili di Mirano in tutto il territorio comunale. Il dato complessivo degli incidenti in città e nelle frazioni è pressoché stabile, visto che nel 2013 gli incidenti erano stati 35, tre in meno. Grossomodo stabile anche il numero dei feriti: lo scorso anno sono stati 32, nel 2013 erano stati 35. Sono aumentati, però, quelli gravi: nel 2013 nessuno era stato prelevato dal luogo dell’incidente in pericolo di vita, lo scorso anno invece sono state ben 5 le prognosi riservate. Per fortuna rimane ancora vuota la casella degli incidenti mortali, anche se purtroppo, il dato non tiene conto del tremendo schianto del 2 giugno di fronte alla zona commerciale Mirano 2, costato la vita a due ragazzi di Caselle e nel quale rimase ferita gravemente un’altra giovanissima. La tragica carambola avvenne di notte, a rilevarla perciò furono i carabinieri.
Cavin di Sala. Quest’ultimo tragico incidente, come altri capitati nel corso del 2014 sul rettilineo della Sp 32, mantengono per l’ennesimo anno di fila via Cavin di Sala in cima alle arterie miranesi più pericolose. Sulla provinciale si corre troppo, ci si schianta spesso e, purtroppo, si muore ancora. Osservati speciali sono soprattutto gli incroci con via Beato Angelico e via Chiesa (Campocroce), la rotonda con via Bollati e via Accopè Fratte e, appunto, l’immissione da via Galilei. Qui è prevista da anni una rotatoria, che nessuno sembra voler più realizzare. All’indomani della tragedia del 2 giugno, Comune e Provincia si rimpallarono le responsabilità a vicenda, nonostante la strada in quel tratto sia provinciale.
Sicurezza. Il progetto per rendere sicuro con un rondò l’incrocio tra via Cavin e via Galilei c’è, a testimonianza che l’opera serve. I fondi, però, sono bloccati. Si tratta degli ormai famosi 19 milioni di euro di compensazione del Passante, che dovrebbero portare alla realizzazione di diversi interventi in città, ma che la Regione non ha ancora sbloccato. Subito dopo la famigerata provinciale, c’è, a sorpresa, via Ballò e gli incroci con le sue laterali, spesso teatro di incidenti, per fortuna non gravi. Nonostante, però, i dati restino stabili, a preoccupare è la pericolosità delle strade, che con tutti gli interventi al palo, non accenna a diminuire.
Filippo De Gaspari
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