Cavarzere Medaglia d’oro al merito civile, arriva il riconoscimento ufficiale
La città di Cavarzere è stata insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile per il coraggio e il sacrificio della sua popolazione durante la Seconda Guerra Mondiale, riconoscimento annunciato dal sindaco Pierfrancesco Munari

A ottant’anni dalla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, la città di Cavarzere viene insignita della Medaglia d’oro al merito civile, per l’alto prezzo pagato dalla popolazione nell’ultimo anno del conflitto mondiale, quando il centro abitato venne quasi totalmente distrutto nei bombardamenti e per le rappresaglie perpetrate dai nazi-fascisti, in particolare nelle località di San Pietro e della Baggiolina.
A dare l’annuncio è il sindaco Pierfrancesco Munari, che ha reso pubblica la motivazione che ha portato al prestigioso riconoscimento, seppur con ottant’anni di ritardo. «Con grande emozione e profondo senso di responsabilità» ha detto Munari «comunico alla cittadinanza che il Presidente della Repubblica ha conferito alla Città di Cavarzere la Medaglia d’oro al merito civile, un altissimo riconoscimento per il coraggio ed il sacrificio dimostrati dalla nostra comunità durante la Seconda Guerra Mondiale».
Gli episodi per i quali Cavarzere viene insignita della Medaglia, oltre ai bombardamenti che fiaccarono la popolazione mietendo vittime anche tra i civili, sono: l’eccidio dei “cinque martiri” a San Pietro di Cavarzere, ovvero una rappresaglia delle Brigate Nere il 5 luglio 1944, dopo che in uno scontro a fuoco per il recupero di alcune armi aviolanciate destinate al Cnl, oltre ad un partigiano, persero la vita tre fascisti della X Mas ; quindi per la cattura e l’uccisione di un civile e per l’uccisione dei “martiri della Baggiolina” , che pagarono con la propria vita la difesa del territorio.
«Questo importante riconoscimento» ha aggiunto il sindaco di Cavarzere «non è solo un tributo alla memoria dei nostri caduti, ma un onore che appartiene a tutta la comunità di Cavarzere. È il segno tangibile della nostra identità, costruita su valori di libertà, solidarietà e giustizia e sulla memoria viva di chi ha lottato per difendere la dignità umana nei momenti più bui della storia. Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato perché, in oltre 80 anni, nessun riconoscimento ufficiale era mai stato conferito per quanto accaduto nel nostro territorio.
Questa medaglia rappresenta il giusto tributo dopo anni di silenzio, una riparazione simbolica ma significativa alla memoria di coloro che hanno pagato con la vita la difesa della libertà e della propria terra e per coloro che, sopravvissuti, hanno aiutato a ricostruire Cavarzere dalle macerie».
Munari ringrazia naturalmente la Presidenza della Repubblica e annuncia che sarà organizzata una cerimonia pubblica per celebrare questo riconoscimento.
Oggi a Cavarzere non c’è più nessun partigiano in vita. Sono rimaste poche testimonianze di quei tragici giorni che segnarono l’ultimo anno di guerra. Cavarzere ebbe la forza di rimboccarsi le maniche e di ricostruire una città che era stata devastata dalle bombe e che aveva pagato, più di tante altre, un prezzo molto caro per liberarsi dal giogo nazi-fascista.
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