«Castelli di sabbia vietati sulla battigia di Cavallino» E scoppia la polemica

L’indignazione di un nonno: «I miei nipotini richiamati dalla Capitaneria a rispettare l’ordinanza. Mi verrebbe voglia di andare da un’altra parte» 
SCATTOLIN - TOMMASELLA - CAVALLINO - CASTELLI DI SABBIA
SCATTOLIN - TOMMASELLA - CAVALLINO - CASTELLI DI SABBIA



Ci mancava anche questa. Il divieto di giocare con palette e secchielli. Vietato fare castelli sul bagnasciuga. Per motivi di sicurezza. «Meglio cambiare località balneare se non posso lasciare i miei nipoti giocare a fare i castelli di sabbia sulla battigia» ha scritto Franco Beccari, un bagnante in vacanza sul litorale di Cavallino-Treporti con i nipotini, inviando una lettera pubblicata dalla testata on line “La Voce di Venezia” «È intervenuta la Capitaneria per sottolineare con forza il rispetto dell’ordinanza comunale che vieta sulla spiaggia l’attività ludica, soprattutto dei bambini, di scavare buchette, costruire castelli di sabbia e giochi simili sul bagnasciuga».

Il nonno considera «un’assurdità» quello che è successo a lui, ma avrebbe potuto succedere a qualunque altro bagnante. «Il Comune» spiega «ha emesso una ordinanza con la quale si vieta l’attività ludica, esercitata soprattutto dai bambini, di scavare buchette, costruire castelli di sabbia e giochi correlati sul bagnasciuga. All’altezza del camping Garden Paradiso è intervenuta addirittura la Capitaneria per sottolineare con forza l’osservanza di tale ordinanza». «Ma io mi chiedo» si interroga Beccari «siamo stati tutti bambini e il gioco che non vedevamo l’ora di fare era quello di costruire qualche cosa con la sabbia, canali, castelli tutto quello che ci divertiva e se non lo fai sul bagnasciuga dove lo puoi fare. Ho provato a spiegare ai miei nipoti che non possono praticare queste attività sapete la risposta: ma se non facciamo i castelli e le buchette cosa possiamo fare? Difficile rispondere quando non c’è una spiegazione logica, ma la risposta in testa io la avevo: andare da un’altra parte».

Ma anche da altre parti vigono le stesse regole. Dettate dalla necessità di evitare assembramenti sul bagnasciuga, par di capire. Ma che rischiano poi, senza un minimo di buon senso, ad arrivare all’estremo: impedire ai bimbi di fare i castelli di sabbia.

«Ci fa piacere che i bambini giochino a fare i castelli di sabbia sulla spiaggia di Cavallino-Treporti» replica la sindaca Roberta Nesto «l’ordinanza sulla balneazione emessa dall’amministrazione comunale recepisce norme nazionali e regionali, ma deve essere applicata con buon senso».

«I 5 metri dalla battigia per normativa nazionale e regionale, recepita anche dalla nostra ordinanza sulla balneazione di quest’anno» spiega la sindaca «devono essere lasciati liberi perché vengono definiti di libero transito. Questa fascia di passaggio viene individuata nelle spiagge di tutta Italia ed è prevista anche nel codice della navigazione. Da decenni diramiamo la stessa ordinanza sotto questo aspetto» aggiunge la sindaca Nesto «che prevede quindi che la zona di transito della battigia debba essere lasciata libera per i mezzi di soccorso». L’obiettivo primario finale è quello di «impedire che venga limitato o interrotto il loro passaggio». Non solo, quindi, da ombrelloni o mosconi abbandonati sulla battigia, ma, alla fine, anche da buche o castelli sulla sabbia». Con buona pace dei bambini che ancora si ostinano a giocare. —



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