Caso Nardin alla Camera Interrogazione di Sel

JESOLO. Interrogazione parlamentare sul caso Nardin a Jesolo. Sel, con l'onorevole Giulio Marcon, presenterà un'interrogazione sui truffati di Jesolo che hanno denunciato il ragioniere per non aver versato contributi e Iva, pare, per 2 milioni di euro complessivi.
Lo annuncia Salvatore Esposito, esponente del Sel di Jesolo e del litorale, che si è preso a cuore la sorte dei circa 40 titolari di attività coinvolte in tutta Jesolo. Intanto, non si esclude che Agenzia delle Entrate e Equitalia possano effettuare un ricalcolo delle prime cartelle con un taglio almeno di parte degli interessi previsti in quelle già pervenute alle varie attività.
Ci saranno nuovi incontri per cercare di aiutare e assistere chi è sull'orlo della disperazione e ha dimostrato la buona fede, ovvero di aver dato i soldi al ragioniere pensando che li avrebbe versati, cosa che, a loro insaputa, non si è verificata. «Chiediamo almeno che siano tagliati more e interessi», protestano i truffati, «perché le prime cartelle sono davvero consistenti e queste spese non riusciamo a sostenerle, vista la crisi e una stagione ancora piena di incognite. Molti di noi hanno iniziato a lavorare in questa stagione con debiti da 50, 100 fino a 200 mila euro e anche oltre. Ci sono già aziende che sono fallite. È già dura dover pagare ancora per colpe che non sono nostre, figuriamoci accettare di versare anche gli interessi su queste somme». Esposito dà qualche anticipazione sulla interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Giulio Marcon. «Il caso di Jesolo deve diventare emblematico», spiega l'esponente di Sel, «Bisogna fare in modo che le leggi tutelino con direttive precise le attività e i cittadini che hanno subito una simile truffa. Non si può accettare che della gente che ha consegnato le somme destinate ai contributi vari e all'Iva, poi non versati da altra persona addetta a questo servizio, debbano pagare ancora se la persona che doveva farlo si è intascato le somme da versare. La responsabilità è evidentemente sua. L'interrogazione di Giulio Marcon metterà in evidenza questi aspetti importanti perché a Jesolo si è creato un precedente molto grave che deve fare scuola e insegnarci a tutelare i cittadini e le attività in casi di questo tipo».
Giovanni Cagnassi
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