Caso Maniero, Bolzoni chiarisce

MIRA. «Nessuno ha chiesto al sindaco di Mira, il grillino Alvise Maniero, di dimettersi dalla carica per l'episodio che lo vede rinviato a giudizio. Cioè per l'incidente accorso nel 2012 ad un ragazzino che è caduto dal tetto della piscina comunale in via Valmarana e poi rimasto paralizzato. Quello che va chiarito è il metodo all'interno del Movimento 5 Stelle, difforme caso per caso. Perché il sindaco Pizzarotti è stato sospeso dal Movimento e Maniero no nonostante abbia un rinvio a giudizio?».
A tornare sulla vicenda è l'ex vicesindaco e consigliere comunale del Pd Gabriele Bolzoni che parla dopo l’intervento del presidente della Municipalità di Marghera Gianfranco Bettin , secondo cui le forze politiche sarebbero addirittura arrivate, sbagliando, a chiedere le dimissioni di Maniero. «Apprezzo le considerazioni di Bettin sul fatto che fatti del genere non sono imputabili agli amministratori pubblici», dice Bolzoni, «ma il problema non è questo, come Bettin sa e fa finta di non capire. Il problema è di natura politica e verte sull'assenza di trasparenza all'interno del Movimento 5 Stelle. Ci dicano i grillini se il sindaco di Mira sarà il prossimo candidato alle comunali del 2017».
Dallo stesso Movimento 5 Stelle a dire il vero, una mezza risposta è già arrivata dall' onorevole Emanuele Cozzolino, che, ribadendo con forza che il caso di Maniero è diverso per trasparenza da quello dei sindaco di Parma, ha anche sottolineato che i principi all'interno del Movimento per coerenza vanno fatti rispettare: se arriverà a Maniero una condanna in primo grado (qualunque tipo di condanna si tratti), l'attuale sindaco non sarà ricandidato dal Movimento. Proprio per questo, considerando i ferrei principi del Movimento, e in assenza di una assoluzione prima delle elezioni, il consigliere del gruppo Misto Fabio Zaccarin vede come la soluzione migliore la non ricandidatura di Alvise Maniero. A meno chele regole del M5S non cambino. (a.ab.)
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