La casermetta est restituita alla città: «Dal degrado a nuovi spazi da vivere»

Investimento da 4,7 milioni per la nuova area gestita dai Musei civici: un luogo dedicato alle giovani generazioni

Marta Artico
L'inaugurazione al forte Marghera
L'inaugurazione al forte Marghera

Una sfida raccolta e vinta, una connessione tra centro storico e terraferma che passa per un nuovo spazio dedicato alla cultura, all’arte contemporanea e i giovani autori, che restituito alla comunità cittadina diventa parte della rete Muve tra Mestre e Venezia. È stata riconsegnata e aperta al pubblico ieri mattina la prima Casermetta di Forte Marghera, cuore ricreativo del nuovo capitolo di rigenerazione degli spazi urbani cittadini.

A partecipare al taglio del nastro la presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, Mariacristina Gribaudi, il sindaco Luigi Brugnaro, questore, prefetto, ma soprattutto la compagine del Muve e la macchina che ha dato vita e seguito il progetto in ogni sua fase.

Una struttura monumentale, progettata sotto il dominio francese, protagonista di un intervento di recupero conservativo realizzato dal Comune e affidato dall’amministrazione a Fondazione Musei Civici, che lo ha trasformato in un nuovo luogo di aggregazione e spazio dedicato alla cultura contemporanea, con un’attenzione particolare alla valorizzazione dei giovani autori. Un investimento da 4,7 milioni di euro all’interno di una partita che ne vale 35.

«L’apertura al pubblico della casermetta Est» ha detto il sindaco, Luigi Brugnaro «rappresenta un altro passo significativo del grande lavoro che l’amministrazione sta portando avanti per restituire spazi di qualità alla cittadinanza. In questi anni abbiamo creduto con forza nella possibilità di rigenerare luoghi che erano abbandonati, chiusi o inutilizzati, trasformandoli in punti vivi della città. Forte Marghera è uno degli esempi più chiari di questo impegno: molte delle sue strutture versavano in stato di degrado e oggi sono spazi vissuti. L’Emeroteca dell’Arte, eventi e mostre con la partecipazione dei giovani artisti residenti, ne è una dimostrazione concreta».

Il primo cittadino cita il Palaplip e il Centro Candiani, che a breve aprirà come la futura casa della contemporaneità. «L’obiettivo è creare una città più vivibile, attrattiva e dinamica. La riapertura della Casermetta Est non è solo un intervento di restauro, ma un investimento nella vita della città e un invito ai cittadini a tornare a vivere spazi che appartengono alla nostra storia.

Negli oltre 30 milioni di euro investiti per Forte Marghera, sono già in corso i lavori per la Casermetta ovest e per completare la bonifica dei suoli. «L’apertura di un nuovo spazio segna un traguardo nel percorso che la Fondazione Musei Civici sta portando avanti per valorizzare il contemporaneo e sostenere il lavoro dei giovani artisti» ha sottolineato la presidente Gribaudi «La Casermetta ospiterà le collettive degli artisti in residenza e le mostre del concorso Artefici del nostro Tempo, offrendo alle nuove generazioni un luogo dedicato dove sperimentare, confrontarsi e crescere. Si aggiunge così a una rete in espansione che comprende l’Emeroteca dell’arte a Mestre e i musei del Moderno e del Contemporaneo a Venezia, rafforzando il ruolo di Muve come piattaforma attiva di dialogo tra linguaggi artistici, territorio e comunità».

Esprime soddisfazione l'assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Zaccariotto: «Il proseguimento dei restauri degli edifici del Forte rappresenta un passo fondamentale nel percorso di rigenerazione di Forte Marghera». —

 

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