Il fumettista Vianello e il maestro vetraio Signoretto firmano insieme un’opera nel nome di Casanova
Otto acquarelli trasformati pezzi unici. L’anteprima della mostra “Casanova - Riflessi in vetro” al ristorante “Al Colombo” a Venezia su invito

Metti insieme un maestro vetraio e un fumettista. Ma non due artisti qualsiasi.
Da una parte Giancarlo Signoretto, maestro e artista di fama internazionale, che ha ricevuto riconoscimenti in ogni parte del mondo e che ha realizzato le sue opere per importanti appuntamenti e festival internazionali, come la sua famosa “Ninfa” in cristallo e oro per il Festival della televisione di Montecarlo o l’ultima sua creazione per l’Australian Open, uno dei quattro grandi Slam tennistici e che nel 2020 ha aperto assieme alla sua allieva Agnese Tegon, prima giovane donna veneziana in fornace a Murano dopo mille anni di storia del vetro, il “Giancarlo Signoretto Master Glass snc”.
Dall’altra il fumettista, illustratore e umorista, “Lele” Vianello che attualmente vive e lavora al Lido di Venezia nell’amato borgo di Malamocco e che ha collaborato per anni con il padre di Corto Maltese, Hugo Pratt, sino a realizzare, tra i tanti altri fumetti a cui ha dato vita, nel 1997 con Guido Fuga uno dei sogni del maestro, Corto Sconto, “la guida di Venezia che risulta essere ancora oggi il vademecum della città lagunare più venduto in assoluto.”
Se prendi questi due illustri veneziani cosa può nascere se non un’opera d’arte unica nel suo genere, una commistione tra i capolavori del fumetto di Vianello e le capacità in fornace di Signoretto?
Delle opere che sono originali e uniche nel loro genere, perché mai prima di adesso maestri di due mondi in apparenza così distanti tra loro, hanno trovato un modo proprio di creare assieme dei piccoli capolavori in vetro.

I fumetti di Vianello trasposti in vasi di vetro, quelli che saranno presto esposti in una mostra a Venezia e che in un'anteprima italiana, oggi, in un appuntamento riservato e a invito, “Casanova - Riflessi in vetro”, saranno svelati al ristorante “Al Colombo” a Venezia.
La collaborazione di Signoretto e Vianello nasce proprio in occasione dei trecento anni dalla nascita di Giacomo Casanova, un omaggio di due artisti veneziani a uno dei più famosi veneziani del passato, avventuriero, scrittore e diplomatico che nasceva il 2 aprile del 1725.
«Non conoscevo direttamente Lele Vianello» le parole di uno dei due protagonisti di questo matrimonio artistico, Giancarlo Signoretto «Ma amici comuni ci hanno fatto incontrare e abbiamo scoperto che le nostre esperienze potevano mescolarsi. Abbiamo deciso di concentrarci su questo progetto che avrebbe unito le nostre arti. Scelto una linea di disegni. Parlando assieme ci siamo chiesti anche perché non avremmo potuto fare qualcosa riferito a Casanova, visto che stavano terminando le celebrazioni per i suoi trecento anni. Lele ha presentato cinquanta acquarelli che abbiamo valutato e visto assieme in un ristorante veneziano, perché le migliori decisioni vengono sempre a tavola. Tra questi ne abbiamo scelti otto, che sono diventati dei pezzi unici, di un’esperienza unica, perché per realizzarli abbiamo utilizzato una tecnica molto difficile da replicare. L’effetto acquarello è riuscito ed è venuto bene, almeno per quanto riguarda i riscontri che sono arrivati dall’estero dove i vasi sono già stati ammirati. Per noi è stata un’esperienza unica, come quella della presenza di Lele in fornace a darci una mano a far nascere i vasi, che ci ha fatto crescere e potrebbe essere anche l’inizio di altre collaborazioni». —
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