Case per studenti e ostelli, 1.600 nuovi posti letto

MESTRE - Residenze per universitari nel verde tra il campus di Scienze Ambientali di via Torino e forte Marghera. Le vedremo tra qualche anno, conferma il nuovo rettore di Ca’ Foscari, Michele Bugliesi. Non cambierà natura, fanno sapere, invece, dal Comune, l’intervento edilizio della Venice Campus, società del gruppo Mantovani, nell’area del mercato ortofrutticolo di via Torino. Previste sei torri, 190 mila metri cubi di residenze, darsena e servizi, attività commerciali e una casa dello studente da 350 posti, progetto che nonostante le voci, resta confermato e anzi è fondamentale per garantire che il progetto vada in porto visti i vincoli del bando da cui nasce.
Su un numero analogo di posti letto si attesta anche il progetto dell’Università di Ca’Foscari che completerà il nuovo campus di via Torino puntando sulla residenza. Mancano all’appello, si sa, due edifici ed entro tre anni qui saranno realizzati: uno per ospitare altre aule e l'altro per le residenze degli studenti con 350 posti letto, previsti. Tra Comune e Università in questi giorni è ripreso il dialogo sul progetto che si cerca di perfezionare nel collegamento con Forte Marghera.
Ora si viene a sapere che in zona batte qualche colpo, nonostante la crisi che ha fermato l’edilizia, anche il settore ricettivo. Nei giorni scorsi l’azienda Demont, proprietaria di un’area in via Ca’ Marcello, tra la ferrovia e il palazzo dei sindacati, ha avviato un dialogo con gli uffici del Comune chiedendo una variante al vecchio piano di recupero, datato 2006, che prevedeva la nascita in 100 mila metri cubi di palazzine con uffici, negozi, hotel, abitazioni e parcheggi sviluppato dalla Cherido & C., società controllata al 98 per cento dal Demont Group dei fratelli Gerotto. Ora si scopre che all’area ha interesse un operatore tedesco, specializzato nello sviluppo immobiliare.
Un preliminare pare sia già stato firmato e per l’albergo è interessato un gruppo tedesco che intende creare una sorta di albergo “low cost” vicino alla stazione, simile come concetto ai “Formula Uno” francesi. Stanze a costo medio basso, intorno ai venti euro a notte, perfette per viaggiatori di passaggio e studenti. Un segmento ricettivo che a Venezia non ha ancora problemi di saturazione. Una proposta a metà tra l’ostello per i giovani e l’hotel. I privati avevano bloccato il vecchio piano per gli alti costi di bonifica e ora propongono una variante che riduce di molto la cubatura, togliendo di mezzo i parcheggi interrati. Per Mestre la conferma di un cambio di rotta dopo decenni di “caccia” ai grandi volumi costruttivi e di tanti progetti bloccati. Poco lontano, sul cavalcavia della Vema, resta in piedi il progetto dell’ostello, portato avanti sempre da un gruppo tedesco, nel palazzo della ex concessionaria.
Da mesi si notano in zona i camion di una ditta tedesca di interventi di ristrutturazione e nei prossimi giorni pare ci sarà un incontro tra tecnici del Comune e proponenti il progetto per avviare i cantieri. Se andranno davvero in porto i due progetti lo si capirà più avanti. Tra l’area Demont e quella della Vempa, si parla di quasi 900 posti letto a basso costo vicino alla stazione di Mestre e all’area universitaria di via Torino. Mettendo assieme gli interventi nel settore ricettivo a basso costo con quelli delle residenze per studenti di Ca’ Foscari e Venice Campus (700 posti), si parla di 1.600 posti letto per giovani che potrebbero soggiornare in terraferma e animare la città di Mestre, richiamando nella zona altri servizi.
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