Case di riposo di Dolo e Mirano, le rette aumentano di 150 euro

Raffica di richieste d’aiuto ai Comuni da parte delle famiglie degli ospiti.

Grido d’allarme dei sindaci di Mirano e Dolo, che scrivono alla Regione

Alessandro Abbadir
La Residenza Riviera del Brenta a Dolo
La Residenza Riviera del Brenta a Dolo

Le principali case di riposo della Riviera del Brenta a Mira e Dolo alzano le rette a carico delle famiglie degli ospiti e piovono decine di richieste aiuto ai Comuni.

Le case di riposo in questione sono: la “Residenza Riviera del Brenta” di Dolo e la residenza “ Suor Armanda” a Mira Porte che ospita persone con disabilità grave. Ospitano rispettivamente 150 e 20 persone.

«A malincuore», dice la presidente della casa di riposo di Dolo Annamaria Miraglia «siamo stati costretti ad aumentare la retta a carico delle famiglie degli ospiti, di 5 euro al giorno. Alle famiglie dei nostri 150 ospiti per spiegare la situazione ho spedito una lettera. Ho spiegato che come struttura siamo disponibilissimi a riabbassare le rette se dal Governo e dalla Regione arriveranno contributi ad hoc. Capiamo che per le famiglie questo aumento può diventare un costo non indifferente».

Complessivamente in un mese ci sarà un aumento di 150 euro. La retta giornaliera degli ospiti delle case di riposo infatti è costituita da una parte pagata dalla Regione e da un’altra parte pagata invece dalle famiglie.

La stessa scelta è stata fatta dalla residenza per disabili gravi Suor Armanda di Mira Porte. «Abbiamo dovuto a malincuore», spiega Paolo Dalla Bella, presidente della Cooperativa Socioculturale che gestisce la struttura, «aumentare le rette  per i nostri ospiti a carico delle famiglie che sono passate da 67 a 72 euro al giorno. Alla residenza “Suor Armanda” a Mira Porte ci sono 20 persone. Per quanto riguarda la casa di riposo Adele Zara, per ora abbiamo lasciato il costo della retta invariato». Preoccupati della situazione i sindaci che misurano il problema in termini di richieste di aiuto delle famiglie agli enti locali.

Per questo il sindaco di Dolo e anche quello di Mirano avevano inviato qualche settimana fa una lettera alla Regione. «Se questi aumenti provocano serie difficoltà nei bilanci delle famiglie», spiega il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Usl 3 Martellato, «è compito dei Comuni aiutarle».

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