Casa Paladin allarga l’orizzonte parco di 10 mila metri quadrati

ANNONE VENETO
Casa Paladin si allarga, stavolta per far conoscere il mondo del vino agli altri. Il progetto ha già un nome: “Il tempo della vite”. L’azienda di Annone Veneto realizzerà entro pochi mesi un parco da 10 mila metri quadrati, una sorta di laboratorio a cielo aperto “dal passato al futuro” che, attraverso delle tappe interattive, racconterà l’evoluzione della viticoltura fino ai giorni nostri ma pure le nuove frontiere della conoscenza scientifica.
L’obiettivo è far conoscere e scoprire come vive la vite dalle radici al grappolo. Infatti la superficie sarà divisa in due parti, una dedicata alla storia, l’altra al futuro.
«Si tratta di un’idea nuova e innovativa, crediamo unica», dice Francesca Paladin manager delle esportazioni dell’azienda, «e coinvolgeremo le scuole, ci saranno delle degustazioni». Dentro all’iniziativa “Il tempo della vite” ci sono pure le Università di Padova, Milano, Bolzano e il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) e rientra nel programma di sostenibilità Casa Paladin, attraverso la tutela delle cosiddette 4V, ossia Vite, Verde, Vino e Vita.
Entrando nel futuro parco, il visitatore si troverà prima dentro all’evoluzione delle forme di allevamento nella storia della viticoltura, dalla vite strisciante fino ad arrivare alla forma tipica dell’alto Veneto, la bellussera e al moderno guyot.
Poi entrerà in quella tecnologica, dove saranno messe in evidenza le tecniche agronomiche quelle più all’avanguardia per una produzione sempre più sostenibile per l’ambiente.
Al termine del percorso, ci sarà una galleria per esplorare il mondo sotterraneo per capire e comprendere l’importanza del suolo, della microflora e della microfauna presente. Non solo, perché al suo interno ci saranno dei punti di osservazione sperimentali sulla vite, in modo da poter osservare come reagisce la pianta agli stimoli naturali come luce e umidità. Il vigneto didattico racconterà pure del legame tra il vino e il suo territorio attraverso un viaggio tra la vite, come si coltiva, l’uva con le sue caratteristiche e, da ultimo, il vignaiolo.
I lavori sono già iniziati e si vuole aprire il parco, che sarà accessibile pure ai visitatori della cantina, nella primavera del 2022. —
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