Cartelli per fermare i portabagagli abusivi

«Attenzione, rivolgersi al personale autorizzato con pettorina gialla». Lo scrive Rete ferroviaria italiana (Rfi) a corredo dei totem che ha sparso per la stazione ferroviaria di Mestre da alcune settimane per cercare di sconfiggere così il fenomeno dei portabagagli abusivi. I piccoli totem sono stati messi nel tunnel e lungo alcune piattaforme per informare chi avesse bisogno del trasporto bagagli su e giù per le scale di rivolgersi alle persone autorizzate, al costo di tre euro a valigia. La decisione è stata presa da Rfi proprio per cercare di mettere un freno al fenomeno dei portabagagli abusivi, tradizionalmente senza fissa dimora di nazionalità rumena. La loro presenza infatti stava diventando u problema soprattutto per l’aggressività che dimostravano nei confronti dei turisti, ai quali prendevano le valigie senza chiedere il permesso, e ai quali le restituivano solo dietro consegna di qualche euro, anche se c’è chi, per il trasporto del bagaglio fino al piazzale d’uscita, si è visto chiedere anche dieci euro. Un problema che gli agenti della polizia ferroviaria conoscono bene. Per i portabagagli la stazione è un boccone ghiotto: conta 85 mila transiti giornalieri e 31 milioni frequentatori annui: qualcuno a cui spillare qualche monetina lo trovano di sicuro. Quel che può fare la Polfer è multarli in base agli articoli 20 e 30 del Dpr 753/80: il primo punisce chi si trova in stazione senza biglietto, il secondo chi fa l'elemosina o svolge attività non autorizzate. Nel primo caso la multa è di 16,67 euro, nel secondo di 516. Centinaia i verbali redatti, anche se non è un mistero per nessuno che non ci sia una multa che venga pagata.
La decisione di Rfi, fa sapere la Polfer, sta dando per ora buoni risultati: nelle ultime settimane gli abusivi sono visibilmente diminuiti. (f.fur.)
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