Carta d'identità sbagliata, scuse dal Comune

 Riceve le scuse dal Comune per la carta d'identità fatta per sbaglio non valida per l'espatrio, ma chiederà al difensore civico di intervenire per avere il rimborso del viaggio perduto. Il mese scorso Mirella Greco aveva perso il viaggio in Spagna e Portogallo per andare a Santiago di Compostela e Fatima, a causa della carta di identità sbagliata. La donna si era rivolta agli uffici dell'Anagrafe del centro civico di via Sernaglia. Doveva rifare il documento e, richiedendolo in modo specifico, necessitava della versione valida per poter andare all'estero. Rifatto il documento, a distanza di giorni la signora Greco aveva aderito a un viaggio organizzato per visitare luoghi di culto quali appunto Santiago di Compostela e Fatima. Tutto era pronto, ma a fermare la donna mestrina ci hanno pensato gli agenti della dogana dell'aeroporto di Tessera. Prima dell'imbarco, infatti, hanno scoperto che la carta d'identità della signora Greco non era valida per andare all'estero. Non c'è stato così nulla nullada fare, e la signora ha visto i compagni di viaggio partire verso Spagna e Portogallo mentre lei è stata costretta a tornarsene a casa e a veder svanire circa 1.500 euro, tanto era costata la vacanza. Nella lettera ricevuta ora dalla donna, l'ufficiale dell'Anagrafe comunale riconosce l'errore compiuto dagli uffici, ma ricorda anche che spetta comunque al titolare del documento verificare se tutto sia a posto. «Posso capire tutto - osserva Mirella Greco - ma i soldi li ho persi e ora chiederò, per cominciare, l'intervento del Difensore civico per capire se potrò avere il rimborso dal Comune». (s.b.)

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