Carosello colorato delle mitiche “500” tra le vie del centro

Successo al primo raduno mestrino delle Fiat d’epoca Tappe a Forte Carpenedo, Parco Albanese e piazzetta Coin
Raduto Fiat 500 Piazzetta Coin, Mestre.
Raduto Fiat 500 Piazzetta Coin, Mestre.

Potevano essere al massimo in 70, ma avevano già raggiunto quota 75 a dieci giorni dal termine delle iscrizioni. È un vero e proprio amore quello che lega i soci della Fiat 500 Club Italia alla storica vettura torinese. E il primo raduno mestrino ne dà piena conferma. Da Forte Carpenedo al parco Albanese, fino a piazzetta Coin, ieri mattina 75 Cinquecento hanno sfilato orgogliose in un colorato carosello che ha attraversato le principali strade della città lasciando stupefatti molti mestrini ignari dell’evento. La giornata comincia presto, con l’arrivo della auto a Forte Carpenedo. Sono tante, diverse fra loro, variopinte e restano in posa per circa un paio d’ora nell’ex campo trincerato a rappresentare una mostra statica. Alle 11.30, con un po’ di ritardo sul programma, il corteo si muove verso il parco della Bissuola dove le mitiche 500 hanno il permesso di sfilare, con sosta davanti alla piscina. Dopo il parco, le auto si muovono in direzione piazzetta Coin. Non è facile spostarsi nel traffico mestrino, neppure di domenica, così la sfilata rallenta e approda in centro con mezzora di ritardo. Nessun problema, la festa prosegue sotto un sole raggiante. Prima, l’aperitivo, poi il pranzo alla Corte Sconta, per 160 appassionati. Infine le premiazioni in piazza Ferretto. «Questo raduno – spiega Luca Zambon organizzatore dell’evento - oltre a smuovere un forte interesse motoristico, vuole essere motivo di scoperta del territorio. Sono molto soddisfatto del successo della manifestazione». Il successo del raduno, comunque, non deve stupire , come testimoniano i numeri. Il Fiat 500 Club, il più grande d’Italia, può contare su 21mila soci e 2mila accessi al giorno sul sito www.500clubitalia.it. Nel Veneto gli iscritti sono 600, di cui un centinaio a Venezia (un terzo al Lido). Nel nostro Paese, infine, circolano ancora fra le 300 e le 400 mila Cinquecento.

Gianluca Codognato

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